Il caso
sabato 4 Marzo, 2023
di Enrico Callovini
Mano pesante del Giudice Sportivo sul calcio femminile, negli impegni di Coppa Italia.
Pugni, schiaffi e tirate di capelli. È successo di tutto lo scorso 26 febbraio nella semifinale di ritorno del torneo, che ha contrapposto Isera e Südtirol. Vittoria per le bolzanine per 0-1 ma non è bastato, alle altoatesine, per qualificarsi in virtù della sconfitta per 0-2 dell’andata. Il pass per la finale, quindi, l’ha ottenuto l’Isera che sfiderà il Pfalzen. E proprio il match tra la formazione della Vallagarina e quella bolzanina ha animato la settimana del direttore di gara prima e del Giudice Sportivo poi.
In totale sono state nove le giornate di squalifica assegnate a due calciatrici. La peggio a Caterina Zulian, del Südtirol. Per lei sei gare effettive da saltare, perché, si legge nel comunicato «a gioco fermo, dopo aver discusso con un’avversaria, ne colpiva un’altra che si era avvicinata, con un forte pugno diretto al volto, provocando forte dolore ed epistassi dal labbro». Mano più leggera, ma comunque significativa, per Laura Monaco dell’Isera, che dovrà scontare tre giornate di squalifica – salterà quindi la finale di Coppa Italia – perché «in reazione, colpiva l’avversaria con un forte schiaffo al volto, strattonandola e tirandole i capelli».
sport
di Redazione
Tra i nuovi criteri per la promozione sportiva, diritti delle persone con disabilità, valori olimpici e paralimpici, concetto di multisport contro l’abbandono giovanile. Cambiano anche i criteri per le riqualificazioni degli impianti sportivi