Il bilancio
sabato 17 Giugno, 2023
di Francesco Terreri
Non solo il record storico delle vendite, che nel 2022 sono arrivate a 102,5 milioni di euro, ma anche una redditività di tutto rispetto. Cantine Ferrari, la casa spumantistica azienda di punta del gruppo Lunelli, chiude il bilancio 2022 con un utile netto di 12 milioni, analogo a quello del 2021, tutto destinato a dividendo per la controllante Lunelli spa, come deciso nell’assemblea del 27 aprile scorso. Sono ormai sette anni, dagli 11 milioni di risultato 2016, che Ferrari F.lli Lunelli ottiene utili a due cifre, con un picco di 16 milioni nel 2019. Ed è Ferrari Trento che dà il benvenuto a Cyril Brun (nella foto) come nuovo Chef de Cave. Dalla Champagne, al Trentino: per la prima volta, una figura di riferimento dell’enologia francese diventa direttore tecnico a tempo pieno di una cantina di bollicine italiane.
Brun succede a Ruben Larentis, che dopo 37 anni va in pensione. Una lunga carriera, quella di Larentis nel Gruppo Lunelli, durante la quale i Trentodoc della casa hanno collezionato una serie innumerevole di riconoscimenti, a conferma dell’altissimo livello qualitativo che Ferrari Trento ha espresso sotto la sua direzione tecnica. Un esempio su tutti, la vittoria, per ben cinque volte, del premio di Producer of the Year al concorso Champagne & Sparkling Wine World Championships.
Cyril Brun nasce nel 1969 ad Aÿ, nel cuore della Champagne. Dopo un’esperienza nella cantina di famiglia, nel 2000 arriva in Veuve Clicquot, dove per 15 anni coordina il programma dedicato al Pinot Nero e guida il team di innovazione e sviluppo. Nel 2015 è nominato Chef de Cave da Charles Heidsieck. Nel 2019 e nel 2022, conquista il titolo di Sparkling Winemaker of the Year, in occasione della International Wine Challenge.
«I nostri più sentiti ringraziamenti e congratulazioni a Ruben per gli straordinari risultati raggiunti – afferma il presidente e amministratore delegato di Ferrari Matteo Lunelli – Siamo entusiasti di accogliere Cyril nel nostro team, certi che, da fuoriclasse quale è, saprà interpretare al meglio la viticoltura di montagna del Trentino». Brun dal canto suo sottolinea: «Sono convinto della qualità di Ferrari Trento e del potenziale del Trentodoc».