Elezioni 2025
sabato 1 Marzo, 2025
Caos centrodestra, Spinelli minaccia di lasciare la coalizione per Goio e andare con il Patt
di Redazione
Nervi tesi nel centrodestra. C’è il rischio di ulteriori divisioni e gli autonomisti rinviano l'annuncio del proprio candidato sindaco

Doveva essere il giorno della chiarezza. Il centrodestra avrebbe dovuto chiarire i contorni della propria coalizione, e il Patt avrebbe dovuto annunciare ufficialmente il candidato sindaco. E invece niente, nemmeno ieri si è riusciti nell’intento di chiudere le partite aperte. E mancano solo 18 giorni esatti alla presentazione delle candidature per le elezioni comunali. Il problema è ora la lista del sindaco, che Achille Spinelli vorrebbe intestarsi ma che Fratelli d’Italia non vuole cedere. Uno scontro con minaccia, quella di «andare con il Patt». E a quel punto, il Patt, che aveva in programma la conferenza stampa, la rinvia. Fosse mai che si aggiunga Spinelli, La Civica di Gottardi e chissà, anche gli Autonomisti popolari di Kaswalder, formando un polo civico-autonomista che a quel punto richiederebbe un candidato diverso da quello individuato.
Spinelli lancia l’ultimatum
«La disponibilità a lavorare per il successo della candidata Goio rimane — scrive Spinelli in un post su Facebook — ma ritengo a questo punto indispensabile che il chiarimento pubblico e definitivo sul suo nome nel simbolo della civica avvenga doverosamente per voce della stessa candidata, nel cui interesse di riuscita elettorale tutti dovrebbero muoversi». Nei giorni scorsi, infatti, a Spinelli era arrivato il «niet». Niente nomi nei simboli. O meglio: Urzì aveva proposto che tutti inserissero le parole «Goio sindaca» nel contrassegno, ma ormai alcune liste avevano già autenticato le candidature con il loco senza iscrizione. Quindi, o tutti o nessuno. Ma Spinelli non cede, e lancia un ultimatum: «Auspicando che Goio abbia la forza di esprimere autonomamente un proprio punto di vista sul tasso di civismo con cui caratterizzarsi – afferma con una punta polemica — resterò ancora nelle prossime ore in ulteriore rispettosa ed educata attesa, prima di riunire nuovamente i nostri organismi per le naturali decisioni conseguenti». Tradotto: se non avremo il via libera per presentare a Trento «Noi con Goio» come a Rovereto «Noi con Lui» e alle provinciali «Noi con Fugatti», potremmo andare a sostenere il Patt, che ha già deciso di correre da solo. A cui si è aggiunto da poco anche La Civica di Gottardi. E chissà, potrebbe aggiungersi anche Kaswalder con i suoi Autonomisti popolari se il centrodestra si dovesse ridurre ai soli tre partiti nazionali.
Goio: «Devo pensarci»
Investita dalla polemica, la candidata del centrodestra, sulle prime, rimanda la decisione «a chi di dovere». Cioè, i partiti: «Queste dinamiche sono propriamente partitiche, questioni tecniche che non mi competono. Le risolvano i segretari di partito». Lei, candidata trasversale, scelta perché al di fuori della politica, interessa «parlare di temi, di programmi, trovare soluzioni ai bisogni dei cittadini». Poi però, sollecitata anche da Fratelli d’Italia a dare risposte, perché il coordinatore regionale Alessandro Urzì dice proprio questo — «chiedete a lei, è a lei che è stata posta la questione» — Ilaria Goio chiede tempo: «Mi prendo tempo — dice infatti — voglio rifletterci, non posso decidere così. Per ora ribadisco l’importanza del civismo e dell’unità della coalizione. Nel merito interverrà nelle prossime ore».
Il Patt attende gli sviluppi
Gli autonomisti, come ricordato, avevano annunciato per ieri la conferenza stampa di presentazione del candidato sindaco, che sembra essere il giovane Andrea Demarchi. Poi il rinvio a lunedì, con questa specificazione: «La proposta politica del Partito Autonomista mira a offrire alla città una visione nuova e fresca di futuro ed è aperta — si sottolinea — al contributo di tutta l’area autonomista, territoriale, civica e popolare».