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mercoledì 26 Ottobre, 2022

Carcere, Fugatti scrive al neoministro Carlo Nordio: «Polizia sotto organico, si rispettino gli accordi»

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Il governatore ha chiesto al Guardasigilli un intervento tempestivo. E aggiunge: «Anche il numero dei detenuti supera le soglie pattuite con lo Stato»

Dopo l’ennesima aggressione a danno del personale di polizia penitenziaria in servizio presso la casa circondariale di Trento, il presidente della Provincia di Trento ha scritto al nuovo ministro della giustizia, Carlo Nordio, «per sollecitare un tempestivo adeguamento della dotazione di organico della struttura, attualmente eccessivamente ridotta». Nella missiva al Guardasigilli, rivolgendo in premessa «le congratulazioni per la nomina e un augurio di buon lavoro», Fugatti riporta l’attenzione del ministro «sui recenti episodi e sulla situazione interna alla struttura». Il governatore ha chiesto «quanto prima un intervento, anche alla luce dei numeri attuali di detenuti che appaiono lontani da quelli pattuiti nel 2002 con l’accordo tra Provincia e ministero per la realizzazione del nuovo carcere di Spini di Gardolo».
«Lo scorso 22 ottobre sei agenti in servizio presso la casa circondariale, intervenuti per calmare un detenuto in evidente stato di alterazione, sono stati aggrediti e sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso – scrive Fugatti – Pochi giorni prima, nella sezione femminile c’è stato un principio di incendio causato da una detenuta. Episodi che minacciano il buon funzionamento della struttura, ponendo serie difficoltà agli operatori che in questi anni si sono adoperati, anche con grandi sacrifici professionali e personali, per supplire alle ridotte dotazioni di organico». Fugatti ha fatto inoltre riferimento «al fatto che il limite di capienza della struttura previsto dall’accordo del 2002 (240 detenuti) è costantemente superato. I dati acquisiti dalla Provincia evidenziano una presenza effettiva di 348 detenuti a fronte di 174 unità di agenti effettivamente presenti. La pianta organica, calcolata sulla capienza indicata nell’accordo del 2002 prevede l’assegnazione di 227 operatori di polizia penitenziaria».