L'appello
martedì 16 Aprile, 2024
di Redazione
Sul tema delle Rsa interviene ora anche l’associazione dei familiari. Ecco il loro appello.
«L’assistenza nelle nostre RSA trentine è in grave sofferenza e delle sue ricadute ne
risentono gli operatori che la erogano e i residenti che ne fruiscono, questi ultimi ad un tempo
parte lesa e testimoni al pari dei loro familiari. La paura, l’impotenza e la solitudine dei residenti
che non trovano risposte adeguate ai loro bisogni; i familiari che toccano con mano ogni giorno
la fatica, lo stress e la frustrazione degli operatori. E tutti – operatori, residenti e familiari –
lasciati da molto tempo in attesa di risposte che non arrivano.
Occorre incentivare economicamente e applicare metodi per sfruttare appieno il
potenziale lavorativo e umano del sistema RSA. Necessario investire in personale qualificato,
con piani di fidelizzazione lungimiranti e adeguamento dei parametri di assistenza,
sponsorizzando un impianto organizzativo e un’impostazione lavorativa che valorizzino il
personale come merita, sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista professionale.
Non può esserci cura se non ci si cura di chi cura.
Le rette – e solo per la parte alberghiera pagata dagli utenti – da gennaio sono aumentate,
ma di un miglioramento dei servizi non si è ancora veramente parlato. Oltre ad una giusta
programmazione a lungo termine – a lungo mancata e comunque in forte ritardo – risulta
doveroso prendersi carico dei problemi contingenti, che ormai non possono più aspettare. La
bomba sta scoppiando oggi e va disinnescata oggi. Necessaria e urgente l’istituzione di un tavolo
di lavoro permanente sulle RSA / APSP di cui da tempo si parla, ma che davvero coinvolga tutti i
soggetti interessati, inclusi quindi i familiari dei residenti, che al meglio conoscono le esigenze e
i bisogni dei beneficiari – ovvero i propri cari – e che insieme a loro pagano questo servizio.
In mancanza di un intervento tempestivo il problema della carenza di personale è
destinato rapidamente a deflagrare, a maggior ragione con l’arrivo del periodo estativo col suo
carico di ferie, portando non solo a possibili fenomeni di burnout ma anche alla complessiva
indisponibilità dei servizi offerti».
Associazione Familiari RSA_Unite A.P.S.