Il disegno di legge
venerdì 17 Novembre, 2023
di Redazione
Spinte, offese, nervi a fior di pelle davanti a Palazzo Chigi, proprio mentre la premier Giorgia Meloni incontrava i sindacati delle forze dell’ordine e poco distante, alla Camera, si approvava in via definitiva il disegno di legge che introduce il divieto di «produrre e commercializzare cibi a base cellulare per uso alimentare o per i mangimi animali». Protagonisti dello scontro andato in scena a piazza Colonna, ieri, il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, e il deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova. Il primo ha spintonato e offeso il parlamentare («delinquente, buffone») che aveva mostrato assieme al segretario di partito, Riccardo Magi, dei cartelli («Coltivate ignoranza, il divieto alla carne coltivata è antiscientifico e anti italiano»). Una provocazione, secondo Prandini, impegnato dal mattino nel sit-it organizzato da Coldiretti davanti alla galleria Alberto Sordi, che ha innescato la sua rabbia.
Prandini è stato allontanato dalle forze dell’ordine mentre i manifestanti di Coldiretti intonavano con i megafoni il coro «buffoni, buffoni». Al termine dello scontro i due parlamentari hanno apertamente accusato il presidente di Coldiretti: «Se si sente autorizzato ad aggredire un parlamentare colpevole di aver espresso la propria opinione in aula e per atti parlamentari, siamo all’eversione». Della Vedova e Magi si sono poi recati al commissariato di polizia di Montecitorio per presentare denuncia per aggressione. La Coldiretti tuttavia sembra intenzionata a rispondere con la stessa moneta visto che Prandini ha annunciato che «si riserva di tutelarsi in tutte le sedi» poiché l’atteggiamento di Della Vedova e Magi «tradisce le prerogative parlamentari trascendendo nell’insulto gratuito e provocatorio».
Per Prandini, d’altronde, c’è stato solo «un diverbio, qualche piccola spinta strumentalizzata da Della Vedova per avere un po’ di visibilità in termini mediatici». E dopo l’ok della Camera al ddl, nonostante l’invito dello stesso Della Vedova a non recarsi dai manifestanti, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha comunque raggiunto il sit-in, ricevendo un caloroso applauso. «La violenza verbale e fisica deve essere sempre lontana dalla politica e dalle istituzioni, ma credo sia inopportuno chiedere a un membro del governo o delle istituzioni di non rapportarsi con i lavoratori – le parole del ministro -. Sarà la magistratura a decidere che cosa sia avvenuto e quali responsabilità attribuire. Non spetta a me farlo». Diverso il punto di vista della segretaria Pd, Elly Schlein, che parla di episodio «inaccettabile e inqualificabile» rivolgendo agli esponenti di +Europa la nostra solidarietà».
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