Sanità

domenica 5 Novembre, 2023

Cartella sanitaria on line da tre giorni in tilt: «Problema informatico»

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Ruscitti: «Sono difficoltà dei nostri partner privati che ci danno connettività e server»

Il servizio TreC+ dell’Azienda provinciale dei servizi sanitari, cioè la cartella clinica del cittadino accessibile sul web, continua ad essere in tilt. Ormai siamo a tre giorni di disservizio e continuano le proteste e i reclami dei cittadini che non possono accedere ai servizi e alle prenotazioni on line delle visite.
«Da quello che ho capito – dice il dirigente provinciale del Dipartimento Sanità Giancarlo Ruscitti – c’è un problema dei fornitori, partner privati, cioè quelli che ci danno connettività e server. Sono in crisi da 48-72 ore, non so se è un problema hardware o software. Sono i fornitori privati che hanno questo problema, noi gli stiamo addosso ma ancora non hanno risolto. Ieri sera (venerdì ndr) mi avevano detto che si sarebbe sbloccato, francamente non so dire. Spero che per lunedì mattina sia tutto a posto. Anche perché è uno strumento utile tanto ai trentini quanto all’azienda».
TreC+, la cartella clinica del cittadino, è una piattaforma che, tramite il portale web o tramite l’app, permette di accedere ai servizi digitali dell’Apss. Utilizzando un metodo di autenticazione forte come Spid, il sistema pubblico di identità digitale, la carta d’identità elettronica o la Smart Card, carta provinciale dei servizi, si può accedere a tanti servizi come consultare il proprio Fascicolo sanitario elettronico, con certificati vaccinazioni, referti medici, risultati delle analisi del sangue, esito del tampone Covid e altro, prenotare le visite specialistiche erogate dal Servizio sanitario provinciale utilizzando la ricetta elettronica fra quelle già presenti nell’applicazione, oppure inserendo direttamente il numero della ricetta stampato sul promemoria, accedere alle televisite, se prescritte dal medico, accedere alle ricette farmaceutiche e alle ricette specialistiche elettroniche e scaricare il promemoria, prenotare esami del sangue prescritti dal medico di medicina generale e quindi presentarsi direttamente nei centri prelievo nell’ora e nel giorno prenotati, il cosiddetto «salta coda», prenotare altri servizi dell’Azienda sanitaria, come un appuntamento all’Ufficio anagrafe sanitaria o protesica, vedere i pagamenti passati e scaricare le ricevute delle prestazioni effettuate, cambiare il medico di famiglia o il pediatra, consultare in tempo reale i tempi di attesa al Pronto soccorso degli ospedali trentini e altro ancora. Tutto questo da tre giorni è praticamente bloccato.