Abitare
mercoledì 30 Novembre, 2022
di Redazione
La firma è stata siglata nella sede della Cgil del Trentino, definendo così l’accordo tra sindacati degli inquilini e i rappresentati dei proprietari sul canone concordato per il Comune di Arco. L’intesa segue quella raggiunta nelle scorse settimane a Riva del Garda e interviene su un territorio dove il problema casa e le difficoltà a reperire un alloggio ad un costo accessibile sono particolarmente gravi, anche per la pressione degli alloggi turistici.
L’intesa, sottoscritta da Sunia Cgil, Uniat Uil, Sicet Acli per gli inquilini e Federproprietà, Unione Piccoli Proprietari e Confappi, fissa un intervallo di valori per la definizione del canone d’affitto con un livello massimo ridotto tra il 20 e il 30% rispetto al prezzo di mercato.
Il proprietario dell’immobile che aderisce a questa tipologia di contratto ne ha un vantaggio fiscale con un’aliquota più che dimezzata (10% anziché 21% ) sulla cedolare secca, e un imponibile nettamente ridotto (66,5% anziché 95%) dell’Irpef.
Quanto alla durata, il contratto concordato prevede la formula del 3+2, cioè un minimo di tre anni, rinnovabili tacitamente con altri due, mentre la formula libera prevede il 4+4. Ad ogni rinnovo il canone viene aggiornato con percentuali fisse.
Soddisfazione per l’accordo raggiunto è stato espresso dall’assessora al bilancio del Comune di Arco, Francesca Modena che ha annunciato che l’Amministrazione di Arco valuterà la strada migliore per arrivare anche ad una riduzione dell’aliquota Imis per i proprietari, allo scopo di facilitare l’immissione sul mercato di alloggi a prezzi accessibili.
I rappresentanti dei proprietari, Severino Rigotti (Confappi), Marcello Condini (Federproprietà) e Giampiero Cozzio (Unione Piccoli Proprietari) si sono soffermati sui vantaggi fiscali per i locatari e hanno sottolineato l’impegno a portare avanti accordi simili anche in altri comuni. A breve si dovrebbe arrivare alla firma di un’intesa territoriale per Rovereto e dunque si comincerà a lavorare su Pergine. «E’ fondamentale dare risposta alle richieste di famiglie e lavoratori tutelando allo stesso modo gli interessi dei proprietari che, grazie ai vantaggi fiscali, di fatto azzerano “la perdita” sull’affitto».
I sindacati degli inquilini, Manuela Faggioni per Sunia Cgil e Fausto Gardumi per Sicet Acli, hanno sottolineato il valore di un accordo che punta a dare respiro alle famiglie e alle giovani coppie messe in difficoltà da inflazione e aumento dei prezzi. «La nostra richiesta, avanzata anche alla Provincia, è quella di modificare la legge provinciale sull’Imis aumentando l’aliquota a chi tiene gli alloggi sfitti e incentivare invece, attraverso la riduzione della stessa aliquota, chi li rende disponibili sul mercato. Ci auguriamo si vada in questa direzione».
L’accordo di oggi è sottoscritto anche dal sindacato degli inquilini della Uil, Uniat, oggi assente.
Inquilini e proprietari possono fare riferimento alle associazioni di categoria e ai sindacati per informazioni, predisposizione del contratto e attestazione ai fine dello sgravio fiscale.
La maxi indagine Romeo
di Benedetta Centin
Niente Natale da liberi per 6, tra cui il commercialista Hager, l'imprenditore arcense Signoretti e l'ex sindaco di Dro Fravezzi. Agli arresti in casa almeno fino a quando non si esprimerà la Cassazione, probabilmente a primavera
Santa Messa di Natale
di Redazione
L'omelia dell’arcivescovo di Trento Lauro Tisi in cattedrale a Trento: «La parola può diventare feconda, costruire percorsi di pace, solo se si interfaccia e si fonde con la parola degli altri»