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venerdì 8 Novembre, 2024

Casa, in crisi gli affitti ma le vendite salgono del 7,7%

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Nel terzo trimestre 2024 acquisizioni a quota 1.185. Sul miglioramento incide il calo dei tassi sui mutui. Salgono però anche i prezzi

Una forte crisi del mercato delle locazioni, con un’offerta che non è in grado di soddisfare la domanda e affitti che schizzano anche a 1000 euro. In compenso i tassi d’interesse sui muti cominciano a calare e ne beneficiano le compravendite, in aumento rispetto allo scorso anno. Questo l’affresco del mercato immobiliare trentino nel terzo trimestre 2024, tratteggiato ieri da Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d’affari) in conferenza stampa. A presentare la relazione il presidente della Federazione, Severino Rigotti, affiancato dal notaio Marco Orazio Poma, alla guida del collegio di Trento e Rovereto.
Crisi locazioni
Il dato più problematico è quello relativo al mercato delle locazioni. «Con i tassi d’interesse che iniziano a calare solo ora ma prima erano molto alti, molti non essendo in grado di trovare casa, si sono rivolti al mercato degli affitti – asserisce Rigotti – In una città come Trento, che è sia universitaria che turistica, è rimasto, però poco accesso libero per le famiglie. Oggi avere locazioni è molto complesso». Con la conseguenza, che , data la poca offerta, il prezzo degli affitti «è schizzato anche a 1000 euro per un locale con due stanze e un posto letto». Da qui l’ipotesi risolutiva: «La Provincia potrebbe pensare a contributi per i proprietari di immobili che non sono in grado di sistemare gli appartamenti, ma con l’obbligo di porre gli immobili in locazione», chiosa il presidente.
Le compravendite
Nel terzo trimestre le compravendite sono cresciute del 7,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: «Rispetto al 2023 abbiamo 85 vendite in più, per un totale di 1185 – spiega Rigotti – Nei primi nove mesi del 2024 registriamo un incremento complessivo che oscilla tra il 2,4 e il 2,8%, a seconda che si prendano come riferimento i dati dell’agenzia delle entrate o quelli del collegio notarile (che fanno riferimento ad un novero di transazioni leggermente diversondr)». Conferma la tendenza positiva anche il presidente del collegio notarile stesso: «Sui nove mesi c’è un aumento del 2,4% e nell’ultimo trimestre parliamo anche del 3,9%», sostiene Poma. Scongiurato, dunque, il rallentamento atteso a metà anno per via dell’incertezza sui tassi d’interesse, anzi, ora il primo calo di questi ultimi sembra favorire il mercato. Rallentamento che, però potrebbe ripresentarsi, osserva Rigotti, «nell’ultimo trimestre del 2024, a causa delle festività e di una ridotta domanda di informazioni. Tuttavia, le compravendite già avviate durante l’anno continueranno a incidere positivamente».
Dato mensile e futuro
Guardando alle mensilità, marcato l’incremento di compravendite nel luglio del 2024, rispetto allo stesso mese del 2023, che sfiora il 26%. Al contrario, agosto e settembre hanno subito lievi flessioni dallo scorso anno, rispettivamente del -2,2% e del -1,6%.
Per il futuro, Rigotti ha espresso ottimismo per la vitalità del mercato trentino. Nei prossimi cinque anni, si prevede la costruzione di circa 6.000 nuovi alloggi per rispondere all’incremento demografico del 5% stimato per la provincia. Sono aumentati, però anche i costi di costruzione, con conseguente crescita dei prezzi: l’usato del 5%, i nuovi immobili anche del 10.