il caso

venerdì 29 Dicembre, 2023

Caso Balocco, anche la Procura di Trento apre un fascicolo su Chiara Ferragni

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L'indagine senza ipotesi di reato e senza indagati è stata avviata a seguito dell'esposto presentato all'autorità giudiziaria da parte dell'associazione di consumatori Codacons

Dopo la procura di Milano anche la procura di Trento ha aperto un’inchiesta sul caso del pandoro Balocco Pink Christmas firmato da Chiara Ferragni, l’influencer milanese da 30 milioni di followers.

Sarebbe stato aperto dal palazzo di Giustizia di largo Pigarelli, un fascicolo d’inchiesta modello 45, senza ipotesi di reato e senza indagati, come atto dovuto per l’obbligatorietà dell’azione penale a seguito dell’esposto che l’associazione di consumatori Codacons ha presentato all’autorità giudiziaria in tutta Italia.

Il caso

L’Antitrust ha sanzionato le società Fenice S.r.l. e TBS Crew S.r.l., che gestiscono i marchi e i diritti relativi alla personalità e all’identità personale della signora Chiara Ferragni, rispettivamente per 400mila euro e per 675mila euro, e Balocco S.p.A. Industria Dolciaria per 420 mila euro contestando alle tre società di aver attuato una pratica commerciale scorretta per aver pubblicizzato nel 2022 il “Pandoro Pink Christmas”, “griffato” Chiara Ferragni, lasciando intendere ai consumatori che, comprandolo, avrebbero contribuito a una donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino per acquistare un nuovo macchinario per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing. Le società Fenice e TBS Crew hanno incassato la somma di oltre 1 milione di euro a titolo di corrispettivo per la licenza dei marchi della signora Ferragni e per la realizzazione dei contenuti pubblicitari senza versare nulla all’ospedale Regina Margherita di Torino.