Il caso
mercoledì 15 Maggio, 2024
di Redazione
«È sicuramente una evoluzione positiva rispetto a quello che abbiamo visto finora. Abbiamo avuto un passaggio in questa direzione. Ora dobbiamo aspettare che Ilaria esca, fare tutta una serie di passaggi operativi per averla fuori dal carcere e poterla riabbracciare». Così Roberto Salis, padre di Ilaria. «Io credo che siano servite tre cose. L’azione dei giornalisti che hanno attirato attenzione sul caso. È servita una mobilitazione popolare e l’ultimo elemento fondamentale è stata la mobilitazione politica contro un processo che necessita di una risposta politica per essere risolto».
«Dobbiamo pagare una cauzione di 16 milioni di fiorini, un po’ più di 40mila euro. Sembrerebbe che l’arrivo del bonifico sia l’ultimo elemento che manca per avere domiciliari – ha spiegato Salis – Rispetto al rientro in Italia, A questo punto è molto più veloce procedere con la candidatura».
«Sulla campagna elettorale non cambia tanto. Ancora non sappiamo quando potrà uscire dalla condizione in cui si trova. Intanto desideriamo farle avere un check up medico importante, ha passato dei mesi di inferno. Poi le faremo avere l’assistenza per ripristinare la sua condizione psicofisica. Ilaria è in cella di massima sicurezza, più stringente del 41bis e passa 23 ore al giorno in cella».