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venerdì 6 Settembre, 2024

Caso Sangiuliano, Alessandro Giuli è il nuovo ministro: le tappe della vicenda dai post Instagram alle dimissioni

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Tutto è cominciato con un post Instagram di Maria Rosaria Boccia, imprenditrice 41enne di Pompei, in cui riferiva di una sua nomina, subito smentita dal ministro

Il nuovo ministro della Cultura è Alessandro Giuli e ha da poco giurato innanzi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ma come ci si è arrivati a questa svolta dopo giorni di gossip e dicerie politiche su un caso che ha messo l’Italia sotto i riflettori internazionali e ha sottolineato la fragilità comunicativa interna del Governo Meloni?

Il caso che ha coinvolto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, fino alle odierne dimissioni, è cominciato con un post Instagram di Maria Rosaria Boccia, imprenditrice 41enne di Pompei, in cui riferiva di una sua nomina, subito smentita dal ministro. Il caso è stato sollevato dal sito Dagospia, che ha messo in evidenza i post dell’imprenditrice che chiamavano in causa il ministro, sottolineando anche i rischi per la sicurezza del G7 Cultura, in programma a Pompei, qualora il responsabile del ministero avesse dato accesso a Boccia a documenti riservati. Poi sono spuntate le foto che dimostrano la sua presenza a eventi ufficiali, compresi i sopralluoghi per il G7.
Il 26 agosto Boccia scrive su Instagram: “Grazie al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per la nomina a Consigliere del ministro per i Grandi Eventi”. “Quella nomina non esiste, la dottoressa Boccia cerca di accreditarsi senza averne motivo”, cercano di chiarire dell’ufficio stampa del ministero, dopo la smentita dello stesso Sangiuliano. Ma Boccia comincia a pubblicare post e foto per dimostrare di avere ragione, e che la nomina c’era. Ad aggravare la situazione, anche la possibilità che il ministro avesse usato soldi del ministero, dunque pubblici, per i viaggi della donna insieme a lui. Il 3 settembre Sangiuliano incontra a Palazzo Chigi la premier, con la quale ha un colloquio di un’ora e mezza in cui ribadisce “la verità delle mie affermazioni: mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Maria Rosaria Boccia che, rispetto all’organizzazione del G7 Cultura, non ha mai avuto accesso a documenti di natura riservata”. Ma Boccia non arretra, nonostante l’accorata autodifesa di Sangiuliano in una lunga intervista al Tg1, in cui ammette di aver avuto una relazione con la donna e chiede scusa alla moglie e alla premier. Lei risponde con interviste e nuovi post, e rivela che avrebbe anche girato alcuni video all’interno degli uffici di Montecitorio con una telecamera nascosta negli occhiali. Fino all’epilogo di oggi, con le dimissioni del ministro e la nomina del suo successore Alessandro Giuli, giornalista cresciuto ne Il Foglio di Giuliano Ferrara.