Il caso
giovedì 5 Ottobre, 2023
di Simone Casciano
Una nomina per sbloccare l’impasse e salvare la propria vicepresidente, Sandra Matuella, dall’imbarazzo istituzionale, ma forse non tutto l’ente. Una nomina che però appare «una nuova forzatura in una storia di continue forzature» secondo il consigliere provinciale del Partito Democratico Alessio Manica. La Provincia ha indivituato il profilo da eleggere nel Cda del Centro Servizi culturali Santa Chiara andando a riempire il seggio lasciato vacante da Sergio Divina. Si tratta di Massimo Chini, musicista, docente e direttore del coro giovanile della scuola musicale «Celestino Eccher». Sul suo profilo si esprimerà, ma solo da un punto di vista tecnico, la prima commissione del consiglio provinciale già giovedì prossimo. Venerdì quindi la giunta potrà fare la nomina. In questo modo sarà ristabilita la maggioranza nel consiglio di amministrazione. Tre profili indicati dalla Provincia, Sandra Matuella, Daniele Lazzeri e Massimo Chini, uno dal comune di Trento, Sara Zanatta e uno da quello di Rovereto, Maurizio Cau. 3 voti che sarebbero fondamentali per superare lo stallo che si è verificato nel cda e dare luce verde al trasferimento di 800mila euro verso Edg per l’organizzazione degli eventi di luglio, agosto e settembre della Trentino music Arena (e che si vanno ad aggiungere ai 250mila già conferiti a luglio per un totale di spesa che supera il milione di euro). Rimane invece aperta la partita della presidenza: non ci sono i tempi per nominare il nuovo (o la nuova) presidente già venerdì, il primo momento utile potrebbe essere tra due settimane, ma con le elezioni alle porte sarebbe forse più opportuno aspettare l’esito del voto. Di certo a capo del Cda per ora resterà la vicepresidente facente funzioni Sandra Matuella. La stessa che ad agosto aveva già sottoscritto il contratto da 800mila euro con Edg per l’organizzazione degli eventi, prima ancora di avere le coperture finanziarie, e la stessa che è attualmente candidata nelle file della lega alle prossime elezioni provinciali. E se questo non è un presupposto di incandidadibilità lo è sicuramente di ineleggibilità. Qualora fosse eletta dovrebbe quindi dimittersi dall’ente. Una storia sempre più ingarmbugliata e fuori dai protocolli secondo il consigliere provinciale Alessio Manica. «Mi sembra che l’ultima preoccupazione di questa giunta sia fare cultura in Trentino e che la prima sia invece correre al riparo per i pasticci combinati attorno alla Trentino Music Arena. Troverei poi grave se chi ha forzato questa situazione, in ossequio al diktat della giunta, fosse ricompensato con la presidenza».
Festività
di Margherita Montanari
L'altoatesino del ristorante Flurin di Glorenza porta in tavola la sua idea del pranzo del 25 dicembre. «Si possono cucinare ricette buonissime anche senza usare ingredienti costosi. Un grande classico sono le lasagne»