Il caso
mercoledì 10 Aprile, 2024
di Redazione
Dopo il video shock in cui Sgarbi è stato ripreso mentre si lasciava andare a frasi sessiste e omofobe a Riva del Garda assieme ad alcuni minorenni, scoppia l’indignazione. In una nota congiunta i consiglieri provinciali del Pd dicono che «il presidente del Mart si esibisce in un inneggio alle parti intime femminili degno del più scadente lessico da osteria» e lo fa tra l’altro proprio al di fuori del Mag altro museo di cui è stato nominato presidente. «Rimane solo la grande amarezza nel constatare, ancora un volta, la grevità di un personaggio che dovrebbe essere esempio di cultura e di educazione e che si riduce invece ad essere solo triviale e volgare con degli adolescenti, trasmettendo così un messaggio fuorviante, diseducativo e denso di un linguaggio pesante e profondamente offensivo, discriminatorio, omofobo e misogino» aggiungono i consiglieri che poi puntano il dito contro la giunta provinciale che «non vede, non sente e non parla, accettando ogni intemperanza, promuovendo così modelli di intolleranza e di razzismo che feriscono l’intera comunità».
Sul fatto è intervenuta anche Arcigay del Trentino, in una nota gli attivisti dicono: «Fatichiamo a mettere in parole il disappunto che proviamo dopo aver ascoltato le frasi pronunciate a Riva del Garda davanti a due minorenni. Frasi che stanno inoltre avendo enorme visibilità sui social. È inconcepibile che esternazioni così discriminatorie e odiose siano state pronunciate da chi rappresenta due delle più importanti istituzioni culturali della nostra provincia, il Mart di Rovereto e il Mag di Riva del Garda. Espressioni cariche di sessismo e di omofobia, pronunciate davanti a due persone giovanissime, con la faciloneria che contraddistingue da troppo tempo Sgarbi». Anche loro guardano poi alla giunta, e in particolare all’assessora Gerosa, chiedendo «di sollevare immediatamente Vittorio Sgarbi dagli incarichi che ricopre. Non ci stupiamo delle illazioni del presidente Sgarbi, ma non possiamo fingere che nulla sia successo: questa volta non possiamo e non vogliamo stare zittɜ. Basta omofobia gratuita e sessismo istituzionalizzato, basta indottrinamento omofobo e sessista».