il caso irrisolto

martedì 20 Agosto, 2024

Caso Verzeni: prelievi di Dna agli abitanti e ore di immagini video, investigatori al lavoro. Manca ancora la svolta

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Le telecamere hanno ripreso diverse persone in un orario compatibile con l'agguato, lungo via Castegnate: si cercano testimoni

Prelievi di Dna estesi secondo il metodo già visto per il caso di Yara Gambirasio e ore di immagini video. Sono i due elementi entro cui si muovono le indagini sulla morte di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a Terno d’Isola, nella Bergamasca, nella notte tra il 29 e il 30 luglio. Una passeggiata notturna in via Castegnate, terminata con la morte della giovane donna, uccisa con 4 coltellate. Il mistero sul caso è ancora fitto. Campioni biologici sono stati prelevati agli abitanti di via Castegnate, a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo dove nella notte tra il 29 e il 30 luglio scorsi è stata uccisa a coltellate Sharon Verzeni. I profili genetici – spiega l’Eco di Bergamo – saranno comparati dai Ris di Parma con le tracce repertate sul corpo e sui vestiti della 33enne.

I carabinieri e gli esperti del Ris sono al lavoro seguendo da una parte la strada del Dna, con prelievi in corso non solo nella zona del paese: si procede secondo alcuni precisi parametri, su cui al momento gli inquirenti mantengono il riserbo, per trovare una traccia utile a far luce sull’omicidio della 33enne.

Altro elemento su cui si stanno concentrando gli investigatori sono le immagini delle telecamere che hanno ripreso diverse persone in un orario compatibile con l’agguato, lungo via Castegnate e anche in zone quelle limitrofe. Il lavoro degli inquirenti è lungo e complesso, perché la qualità delle immagini non è eccellente e rende difficile il riconoscimento delle persone. Quello che appare certo dalla loro visione è che, intorno all’ora e al luogo dell’omicidio, sono passate persone a piedi, in auto, in bici e in moto. Tra di loro, dicono gli investigatori, c’è sicuramente qualcuno che ha visto qualcosa di utile alle indagini, ma non è escluso che ci sia anche l’assassino.

Manca dunque un elemento di svolta che possa indirizzare le indagini. Gli inquirenti procedono a 360 gradi, senza escludere alcuna pista. Ad aiutarli anche le rivelazioni di Sergio Ruocco, il compagno di Sharon. Sentito per 5 ore giorni fa, si è mostrato collaborativo e ha aiutato gli investigatori a ricostruire le abitudini della donna. La sera dell’omicidio Sharon era andata a fare una camminata come le aveva consigliato il medico per perdere peso “perché voleva provare i vestiti da sposa e temeva non gli entrassero. Doveva sposarsi l’anno prossimo”, ha ricordato il padre, Bruno Verzeni, in una intervista a Repubblica. “Non riesco a darmi una spiegazione, nessuno poteva avercela con lei, non ha mai fatto male a una mosca. Spero prendano il colpevole: non per vendetta, ma perché non faccia del male a qualcun altro”.

Intanto, i genitori di Sharon Verzeni, Bruno e Maria Teresa, e i fratelli Christopher e Melody Verzeni sono stati nuovamente ascoltati sull’omicidio, ancora irrisolto.