Assemblee
martedì 10 Dicembre, 2024
di Francesco Terreri
Il gruppo Cassa Centrale Banca, di cui fanno parte le 11 Casse rurali trentine e due Raiffeisen altoatesine, chiuderà i conti 2024 con un risultato record: l’utile dovrebbe avvicinarsi a 1 miliardo di euro. Lo hanno spiegato i vertici del gruppo alle banche aderenti durante le assemblee territoriali tenutesi nelle ultime due settimane. Rispetto all’utile di 871 milioni dell’anno scorso, quindi, l’incremento non sarà marginale ma sostanziale, almeno il 10% in più. L’incontro a cui hanno partecipato le Rurali trentine era quello del Nord est, svoltosi a metà della scorsa settimana. Complessivamente il gruppo conta 65 Banche di credito cooperativo, con 1.479 sportelli, oltre 12.200 collaboratori e 470mila soci cooperatori. Con un attivo di bilancio di 88 miliardi di euro al 30 giugno scorso, il gruppo Cassa Centrale si posiziona tra i primi dieci a livello nazionale.
La partita della presidenza
Tra i temi degli incontri di zona, i vertici del gruppo hanno presentato una serie di slide sul percorso da fare per il rinnovo delle cariche sociali e in particolare del consiglio di amministrazione, in scadenza la prossima primavera. L’attuale cda è composto da 15 membri ed è presieduto dal numero uno della Banca per il Trentino Alto Adige, la ex Cassa di Trento, Giorgio Fracalossi. Vicepresidente vicario è Carlo Antiga, presidente di Banca Prealpi San Biagio, mentre l’altra vicepresidente è la numero uno di Banca Malatestiana Enrica Cavalli. Amministratore delegato e direttore generale è Sandro Bolognesi.
L’orientamento sembrerebbe quello di confermare i ruoli apicali del gruppo. Ma sulla riconferma di Fracalossi si è aperta una frattura con la maggior parte delle Casse rurali e Raiffeisen del gruppo. Nella lettera di fine agosto inviata al cda di Cassa Centrale da 9 delle 11 Rurali trentine e dalle due Raiffeisen aderenti al gruppo – rappresentanti complessivamente il 18,8% del capitale di Ccb che diventa il 26,6% se si comprende il Fondo Comune delle Rurali trentine – si affermava che «a tutela dell’interesse collettivo» dovrebbe essere «attentamente valutata, messa al centro e concretizzata l’opportuna prospettiva che chi sarà chiamato a ricoprire il ruolo di presidente della capogruppo dovrà lasciare il suo incarico di amministratore, sindaco, dipendente delle banche socie, dedicandosi in via esclusiva e a tempo pieno a questo prestigioso ma anche gravoso compito». In pratica la richiesta a Fracalossi di un passo indietro o comunque di scegliere tra presidenza della sua Bcc e presidenza del gruppo. A inizio ottobre il cda di Cassa Centrale risponde: «è ferma e unanime convinzione di questo Consiglio che il ruolo della Presidenza, come delineato dall’articolo 27 dello Statuto, richieda una profonda connessione con i valori mutualistici del nostro Gruppo bancario cooperativo. La norma statutaria che stabilisce la decadenza automatica di un amministratore della Capogruppo nel momento in cui cessa la sua carica presso una Banca affiliata è perfettamente coerente con questa visione». No, quindi, alla proposta delle Casse rurali.
Partnership con Microsoft
Intanto Allitude, la società di outsourcing informatico e di back-office per il settore bancario del gruppo Cassa Centrale, con più di 740 dipendenti in 8 sedi operative in Italia tra cui Trento, annuncia il rinnovo della partnership strategica con Microsoft. Tra le novità della partnership, c’è l’inclusione nel piano di trasformazione digitale di Microsoft 365 Copilot, soluzione basata sull’intelligenza artificiale rivolta al personale interno. L’impegno comune tra le due aziende comprende il lavoro, insieme ad altri partner, nel Centro di eccellenza PwC di Trento, l’hub tecnologico nato dalla collaborazione di lunga data tra la società di consulenza e il gruppo Cassa Centrale. Il Centro occupa uno spazio di circa mille metri quadri presso Itas Forum, nel quartiere Le Albere e vedrà operative a regime 80 persone.