La vendita
domenica 25 Agosto, 2024
di Cristina Santoni
C’è chi nell’ultimo decennio, oltre ai magnati russi e ai nobili europei, aveva sentito girare anche grandi nomi di Hollywood tra i possibili acquirenti di Castel Madruzzo: oggi, dopo il forfait della Provincia che non si è detta interessata all’acquisto, il castello medievale dei principi vescovi, di proprietà della famiglia Montagna dagli anni ’60, non sarà acquistato per capriccio da George Clooney ma da una società che intende trasformare il maniero in un hotel di lusso. Non si hanno conferme sui potenziali acquirenti ma tra le strette vie del paese si sussurra il nome «Trentini Latini Srl», società di Mestre costituita nel 2023 che risulta amministrata da un trentenne di origine veneta trapiantato in California, Niccolò De Zambiasi (5% del capitale sociale di 100mila euro), e partecipata da una company americana, Vultur International Llc (95%).
«Ne prendo atto, come si suol dire. Certo dispiace perché sul castello di Madruzzo si potevano fare tantissimi ragionamenti, si tratta di una grossa perdita per l’intero territorio», dice, non nascondendo una certa delusione, Michele Bortoli, sindaco di Madruzzo.
La Provincia ha deciso di non avvalersi della prelazione (il cui termine è scaduto il 20 agosto scorso) per l’acquisto del castello. A seguito delle dichiarazioni dell’assessore provinciale alla cultura Simone Marchiori, il primo cittadino di Madruzzo si è detto infatti dispiaciuto per l’occasione mancata: «Il Comune di Madruzzo non aveva la possibilità di far fronte alla spesa in autonomia, ma con una compartecipazione provinciale, dell’Apt e degli altri Comuni, poteva essere percorsa questa strada. Non sono contrario all’albergo a cinque stelle, ma prima di arrivare a questa soluzione, visto l’interessamento manifestato trasversalmente dal territorio, potevano essere vagliate altre ipotesi».
In Val dei Laghi, insomma, i castelli devono «lavorare» e così come Castel Toblino che ospita al suo interno un noto ristorante, anche quello di Madruzzo potrebbe trasformarsi in struttura ricettiva. Alcune stanze del castello erano già state utilizzate negli anni ’70 come alloggio dai membri di un club privato; tuttavia il maniero non ha mai avuto destinazione alberghiera e, stante il Prg vigente pubblicato sul sito internet comunale, non risulta averla tuttora (una richiesta di variante di utilizzo è stata tuttavia depositata). L’arrivo di un hotel di lusso è visto invece di buon occhio da parte degli operatori turistici: «Una struttura ricettiva di questo tipo può dare lustro al territorio, aumentando di conseguenza anche l’appeal dei b&b e delle piccole strutture attorno» ha commentato Silvio Rigatti, presidente dell’Apt Garda Trentino, il quale auspica tuttavia che le parti comuni, quali i giardini rinascimentali o l’area limitrofa (che rimane comunque tutelata dai Beni Culturali e quindi sottoposta a vincoli), possano essere visitabili da residenti e turisti. Di simile avviso anche Luca Sommadossi, presidente della Comunità Valle dei Laghi, che spera nella disponibilità da parte dei nuovi proprietari a una gestione «mista» delle aree di interesse storico, permettendo l’apertura dei siti tramite appositi accordi con l’ente pubblico.
cronaca
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