Cultura e storia

martedì 20 Agosto, 2024

Castel Thun, boom di ingressi nel mese di luglio: «numeri mai visti»

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A settembre sarà visitabile l'orto dei nobili, lo spazio con le piante storiche

Due numeri da record e un nuovo gioiello da svelare. Un’estate da incorniciare per Castel Thun, gemma del patrimonio architettonico, artistico e turistico del Trentino. Domenica scorsa record di ingressi per il maniero situato alle porte della Val di Non: sono stati 1.600, di cui 388 gratuiti, in una giornata che nei cinque castelli della rete provinciale ha visto quasi 5.200 presenze. Ieri, lunedì 19 agosto, altri 873 ingressi. Anche luglio 2024, dopo la ripresa Covid, ha rappresentato un record quanto a ingressi: sfiorati i 9.800 visitatori mensili, 9.794 per l’esattezza. Castel Thun nel luglio di due anni fa aveva totalizzato 7.914 ingressi, mentre l’anno scorso erano stati staccati 9.023 biglietti nel mese di luglio. Per agosto, quindi, si prospettano altri numeri record. I responsabili delle biglietterie confermano che non soltanto nei giorni di pioggia o di cielo nuvoloso si va al castello, ma le strutture fortificate della Provincia, compreso Castel Thun, attirano anche nei giorni di bel tempo. Ma a inizio settembre il castello avrà una freccia in più al suo già competitivo arco: il nuovo orto dei Thun, un giardino botanico e agricolo in chiave storica, finanziato con fondi del Pnrr, 552mila euro, rientranti nella missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Cultura, nel comparto della «Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale», Investimento 2.3: «Programmi per valorizzare l’identità culturale dei luoghi: parchi e giardini storici».
Dopo la recente apertura della Galleria delle Carrozze, il castello museo della val di Non è ora impegnato nella rifinitura di questi nuovi spazi. Si stanno infatti concludendo i lavori che hanno permesso di ricreare i giardini e gli orti storici di Castel Thun che prevedono la messa a dimora di una selezione di piante e fiori basata sulla ricerca d’archivio con gelsi, bagolari, alberi da frutto, ortaggi e cereali antichi, componenti tutti esemplificativi della storia agricola e alimentare della famiglia Thun e dell’intera valle tra età Moderna e primo Novecento. Si stanno completando in questi giorni i lavori di approntamento delle aiuole e degli spazi verdi sotto le mura del castello e l’apertura al pubblico di questa nuova area è prevista tra un paio di settimane. «Uno spazio di visita che permetterà di completare l’esplorazione del giardino, realizzato a più livelli intorno al maniero, concludendo l’esperienza al maniero in modo più razionale accedendo a questo nuovo spazio pianeggiante» spiegano i responsabili del progetto. Il nuovo spazio storico-rurale a Castel Thun prevede due ambiti di valorizzazione del contesto ambientale: la cura del bosco di origine medievale e dei sentieri che circondano il castello e il ripristino degli orti storici nei pressi delle mura. Entro fine anno saranno anche ripristinate due fontane, una ottagonale settecentesca e una chiamata «fontana delle carpe». Altri interventi hanno previsto il restauro del torrino cinquecentesco con il balconcino superiore e la storica ghiacciaia, e viene realizzata anche una seconda cisterna per la raccolta delle acque meteoriche a est del castello. Per il progetto il museo si è avvalso delle competenze e dell’attività della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige che ha monitorato i dati relativi ai pollini delle piante presenti in zona. I dati raccolti sono poi resi disponibili digitalmente tramite tecnologie Gis per web. Verranno anche pubblicati due ricettari antichi della famiglia Thun, a documentare l’importanza degli orti domestici nel contesto della cucina nelle dimore aristocratiche di età moderna.