val di fiemme

giovedì 21 Settembre, 2023

Cavalese, la rinascita del teatro dopo il rogo: ecco come sarà

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L'edificio venne distrutto da un incendio il 4 marzo del 2013. A dieci anni di distanza sarà ricostruito com’era originariamente nel 1927

Nelle prossime settimane il Comune di Cavalese organizzerà una presentazione pubblica, ma il progetto di ricostruzione del Teatro (distrutto da un incendio il 4 marzo del 2013) è ormai cosa fatta. L’elaborato definitivo è stato firmato dall’architetto Brunella Avi, dello studio Krej di Ala, che ha potuto contare sulla collaborazione di un team di tecnici incaricati nei mesi scorsi dall’amministrazione. Oltre a questi, è stato coinvolto – ha spiegato il sindaco Sergio Finato – anche Mario Vanzo, che per trent’anni è stato di fatto il gestore del teatro e quindi profondo conoscitore della struttura poi devastata dalle fiamme.
Come da mandato, l’architetto ha predisposto un progetto di recupero dell’edificio originario, costruito nel 1927 e inaugurato il 15 agosto dell’anno successivo. Una scelta figlia del referendum con il quale gli elettori di Cavalese ad un teatro ex novo hanno preferito la ricostruzione di quello vecchio. Non per questo il progetto non riserva alcune novità, anche importanti. La prima riguarda la realizzazione di due tettoie-portici all’esterno della struttura. La prima sarà a servizio del bar del teatro, con l’obiettivo di allargare la fruizione, anche e soprattutto in chiave turistica. La seconda copertura sarà invece realizzata sul lato est, quello che confina con il palco, palco che sarà possibile aprire sull’esterno, così come avviene per il Sociale di Trento. Questa soluzione, si legge nella relazione paesaggistico-ambientale, vuole rimarcare il concetto di teatro capovolto che permette un miglior sfruttamento dello spazio esterno. Non si esclude per il futuro (finanze permettendo, ha aggiunto il sindaco), che possa essere realizzata anche un’arena.
Per quanto riguarda i lavori, il progetto prevede il recupero critico-conservativo del corpo ovest del manufatto, quello maggiormente risparmiato dal furioso incendio di dieci anni fa. Il recupero prevede nuovi collegamenti verticali e interventi di sbarrieramento, questi ultimi anche in vista delle Paraolimpiadi del 2026: l’idea, infatti – ha spiegato ancora il sindaco – è di poter ospitare nel Teatro di Cavalese le premiazioni dell’evento a cinque cerchi che in val di Fiemme avrà due sedi, a Tesero (sci nordico) e Predazzo (salto con gli sci). Il corpo est, gravemente danneggiato dall’incendio, sarà invece demolito e ricostruito il più fedele possibile all’originale, certo tenendo conto di tutti i progressi che la tecnologia oggi offre. In questo senso è prevista la ricostruzione della torre scenica con un aumento dell’altezza, «per migliorarne la funzionalità».
Il teatro (che avrà anche funzione di cinema) potrà contare su circa trecento posti a sedere. Le prime tre file potranno essere rimosse per fare spazio all’orchestra nel caso di programmazione di spettacoli d’opera. Il progetto – ha spiegato l’architetto Avi – prevede una «correzione» rispetto all’originale per avere un’acustica migliore e verrà realizzato un nuovo interrato con la funzione di magazzino. È, prevista, poi, sopra il bar, una saletta per piccoli eventi culturali.
Con ogni probabilità la gestione del Teatro, ha detto Finato, andrà alla Sagis, la partecipata che ha in mano le chiavi del vicino Palafiemme. Se tutto andrà per il verso giusto, una volta approvato il progetto esecutivo, si andrà in appalto ad inizio 2024 e i lavori potrebbero iniziare in estate.
L’opera costerà circa 5 milioni di euro, 2,1 arrivati dall’assicurazione, il resto messo dalla Provincia (3 milioni) e dal Comune (che ha già stanziato 560mila euro). L’obiettivo, naturalmente, è completare i lavori per le Olimpiadi del 2026.