La storia

domenica 29 Dicembre, 2024

Cecilia Zorzi, la velista trentina pronta per la Mini Transat: «Salpo in solitaria per la parità di genere»

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La velista racconta: «Le donne possono andare per mare tanto quanto gli uomini»

Cecilia Zorzi, la regina dell’Oceano è pronta alla Mini Transat. La regata in solitaria senza tecnologia a bordo tanto sognata, studiata e preparata. La velista trentina classe 1994, dopo l’esperienza nelle classi olimpiche, con una campagna sul catamarano Nacra 17, si è data alla navigazione d’altura, partecipando a regate della classe Figaro e aggiudicandosi per due anni consecutivi il titolo europeo e due mondiali Mixed Double. Passa poi a un progetto sul Mini 6.50, che chiama Cecilia in Oceano, con una nuova barca della categoria Serie e l’obiettivo della Mini Transat 2025. Per conoscere bene le qualità di Cecilia, basta dare una breve occhiata ai suoi risultati tra il 2021 e il 2024. Due titoli Mondiali, due titoli Europei e un titolo italiano Offshore. Il richiamo dell’oceano è sempre intenso e forte.
«Chi viaggerebbe sul mare per non riferirne mai nulla e per il solo piacere di vedere, senza aver mai la speranza di comunicarlo ad altri?». Il pensiero del filosofo francese Blaise Pascal va di pari passo con l’idea di Cecilia. La velista trentina negli ultimi anni ha navigato quasi 20.000 miglia e ora si sente pronta per affrontare la sua campagna Mini 6.50 (classe velica open, da condurre in solitario o in coppia).
Cecilia Zorzi, il suo obiettivo in Oceano va anche in stretto contatto con il tema di abbattimento degli stereotipi di genere, ci spieghi di più?
«Sto portando avanti questo impegno anche per un discorso di parità di genere. Le donne possono andare per mare tanto quanto gli uomini. Il 18/19 gennaio organizziamo a Barcellona un evento, con le veliste. Navigare insieme, parlare dei nostri progetti. Un weekend mirato a rompere gli stereotipi. La vita, le vela in generale, non ci devono essere differenze di genere. Vogliamo creare un clima aperto alle diversità».
Il 2025 ormai alle porte sembra essere davvero entusiasmante. Cosa si aspetta?
«Ho un progetto di partecipare alla Mini Transat 2025. Si tratta di una regata in solitaria senza tecnologia a bordo, su barche piccoline, di circa sei metri. Le mappe sono cartacee. Si tratta di una regata che parte dalla Francia, fa tappa alle Canarie e attraversa l’Atlantico arrivando ai Caraibi, fino al Guadalupa. Si corre ogni due anni e ci sono 90 skipper in competizione. Per farla bisogna prepararsi con regate nel Mediterraneo e nell’Atlantico, in coppia e da soli nei due anni che la anticipano».
Arrivare alla Mini Transat non è stato semplice. Nel 2024 ha dovuto affrontare le qualificazioni. Quali difficoltà ha dovuto affrontare?
«Non mi sono mai fermata fino ad agosto. La stagione è stata intensa. Sta cominciando ora la seconda fase, da questo autunno. Sto pensando alla performance, alla parte tecnica. Voglio regatare per vincere. Bisognava trovare una finestra meteo per centrare la mia qualifica. Inoltre dovevo avere sufficienti miglia in regata per entrata nella competizione. Prima si hanno i requisiti e prima puoi essere davanti nel ranking».
Com’è stato il percorso di qualificazione?
«A marzo ho fatto il mio percorso di qualificazione di mille miglia da sola. Uno dei requisiti per poter partecipare alla Mini Transat. L’inizio è stato turbolento a causa di qualche depressione. Lo scorso anno non ero riuscita a finire questo percorso».
Com’è stata la sua prima esperienza da sola in Oceano?
«È stata un’esperienza davvero intensa, speciale, particolare. Molto forte. Non ero abituata a essere totalmente sola in Oceano senza sentire persona alcuna».
Adesso si allena in Francia. Cosa è cambiato rispetto a prima?
«Ora sono in Francia. Ho un allenatore che come occhio esterno mi aiuta molto su tutti i dettagli. Sto cercando di imparare la lingua, cosa non semplice al momento. Le cose da fare sono sempre molte. È una bella sfida nella sfida».
Adesso quali sono gli obiettivi?
«Se prima l’obiettivo era finire le regate e non avere la pretesa di poterle vincere, ora il tutto è cambiato. Voglio alzare l’asticella. Nel 2025 voglio spingere per rincorrere l’obiettivo legato alla vittoria. Abbiamo fatto anche tante migliorie alla barca. Posso concentrarmi sulle regolazioni di fino».