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lunedì 14 Ottobre, 2024

Celebrata oggi la Giornata delle vittime e dei caduti, Marchiori: «Hanno combattuto una guerra sbagliata»

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Ricorre oggi il 110° anniversario della prima guerra mondiale dove sono morti oltre 12mila trentini su 60mila richiamati alle armi con la divisa austro-ungarica

Oltre 12mila caduti trentini su 60mila richiamati alle armi con la divisa austro-ungarica e inviati principalmente in Galizia (dove si trovava il fronte russo). È questo il pesante bilancio che ha segnato il popolo trentino. “Un elenco lunghissimo di vittime. Persone con un nome e un cognome, che non hanno combattuto con una divisa sbagliata ma una guerra sbagliata e che vanno ricordate ogni giorno”. Così l’assessore provinciale con delega alla promozione della cultura dell’Autonoma Simone Marchiori, oggi in occasione della Giornata – istituita a livello provinciale – con cui si onorano i caduti e le sofferenze subite dal popolo trentino durante la Prima guerra mondiale, nel 110° anniversario dello scoppio della Grande Guerra. La Giornata del 14 ottobre è celebrata dalla Provincia autonoma di Trento, con il Museo storico italiano della guerra di Rovereto e la Fondazione Museo storico del Trentino. “Con questa Giornata vogliamo ricordare i soldati, ma anche i civili, i profughi, gli sfollati, tutti coloro che soffrirono e morirono in quel travagliato e drammatico periodo” ha aggiunto l’esponente della Giunta provinciale.

Oggi la ricorrenza è stata ricordata anche con una cerimonia al cimitero monumentale di Trento, proprio di fronte al sarcofago che raccoglie i resti dei soldati austro-ungarici, organizzata dagli Schuetzen del Welschtirol guidati dal comandante Enzo Cestari. Alla cerimonia in cimitero a Trento – officiata da don Franco Torresani – hanno partecipato anche il sindaco di Trento Franco Ianeselli e il direttore della Fondazione Museo storico del Trentino, Giuseppe Ferrandi. “Questa giornata ci riconcilia con la nostra storia, perché rende visibile l’impatto del conflitto sul nostro territorio: tutte le famiglie trentine furono toccate dalle sofferenze causate dalla guerra – ha ricordato Marchiori -. La memoria condivisa è fondamentale per continuare al guardare al futuro con la giusta consapevolezza di chi noi siamo”. Questa vicenda – ha evidenziato l’assessore – rappresenta peraltro uno degli elementi cardine che hanno reso speciale la nostra vicenda storica, il nostro essere terra di confine, e quindi i presupposti della nostra Autonomia”.
L’esponente della Giunta provinciale si è infine assunto l’impegno di continuare a lavorare – anche attraverso il confronto con le istituzioni nazionali – per la realizzazione del Memoriale dei caduti della Prima guerra mondiale: “Se ne parla da tanto, ma è giunto il momento di stringere i tempi per concretizzare questa iniziativa che vuole dare dignità alle vittime trentine della prima guerra mondiale. In molti casi, le famiglie non hanno nemmeno una tomba sulla quale piangere i loro cari e dunque il Memoriale vuole essere il luogo fisico in cui la memoria dell’intero popolo trentino potrà esprimersi».