il caso
giovedì 21 Novembre, 2024
di Benedetta Centin
I familiari di Massimiliano Lucietti lo avevano annunciato già ad aprile, alla notizia della richiesta di archiviazione, da parte della Procura, dell’inchiesta sulla morte del loro ragazzo Massimiliano, che non si sarebbero dati per vinti: «Andremo avanti finché non sapremo nome e cognome di chi ha tolto la vita a Max». E ora avanzano anche dei sospetti su presunti responsabili, chiedendo che si continui ad indagare, che ci siano iscrizioni sul registro degli indagati. Sostenendo che c’è chi potrebbe aver depistato le indagini, che c’è chi sa e non ha ancora parlato. Così, almeno, sarebbe per papà Roberto Lucietti, che assieme alla moglie Mirta e al loro secondogenito Mattia ieri mattina hanno conferito con il giudice Enrico Borrelli, che li ha convocati in camera di consiglio, mantenendo quindi il massimo riserbo.
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il duello
di Redazione
Per l’Istat la città è ai primi posti. L’88% dei residenti si sente sereno. Meglio solo Bolzano e Aosta. Testor e Cattoi gioiscono, ma gli avversari ricordano gli allarmi criminalità del centrodestr