Italia
venerdì 10 Marzo, 2023
di Redazione
Un flusso continuo di persone in pericolo, in mezzo alle acque del Mediterraneo su barche spesso instabili, attorniate dai mezzi della Guardia Costiera che continuano a fare da spola tra la terra e il mare, mentre si muovono anche i mezzi della Marina Militare. La situazione del «Mare Nostrum» non accenna a placarsi: a quasi due settimane dalla tragedia di Steccato di Cutro non si ferma il fiume di migranti che cercano di toccare le sponde italiane.
Oltre mille le persone in mare, navi e motovedette della Guardia Costiera sono in piena azione nell’angolo di mare tra la costa sud ovest della Sicilia orientale e quella sud ovest del Mar Ionio. In queste ore le motovedette Sar Cp 320, Cp 322 e Cp 329 della Guardia Costiera stanno intervenendo, a circa 70 miglia a sud di Crotone, per prestare soccorso a un barcone con circa 500 migranti a bordo. Altre unità della Guardia Costiera – Nave Dattilo e le motovedette Sar Cp 326 e CP 325 – stanno prestando soccorso ad altri due barconi con un totale di circa 800 migranti a bordo che si trovano, invece, a circa 100 miglia a Sud-Est di Roccella Ionica.
Le operazioni, coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma in area di responsabilità Sar italiana, sono particolarmente complesse soprattutto per il numero elevato di persone presenti a bordo delle imbarcazioni alla deriva tanto che la Guaardia Costiera sta utilizzando un aereo Atr 42, di Nave Corsi e di Nave Visalli.
La situazione è tale che è arrivata la richiesta di supporto ai mezzi della Marina Militare: la Difesa ha risposto e ha predisposto l’intervento della Nave Sirio. La nave militare sta procedendo alla massima velocità consentita per fornire l’assistenza richiesta mentre le condizioni peggiorano.
Intanto, l’hotspot di Lampedusa è al collasso. Da ieri mattina gli arrivi sono oltre 2.400 su 56 imbarcazioni e la situazione nell’hotspot di contrada Imbriacola è al collasso. Tolti i 750 trasferiti ieri a Porto Empedocle, nella struttura ci sono più di 2.500 persone a fronte di una capienza massima di 400. La prefettura di Agrigento sta organizzando la partenza di altri migranti verso i centri della Sicilia e delle altre regioni italiane.