La situazione

mercoledì 9 Ottobre, 2024

Centro sociale Bruno, il Comune di Trento chiede a Patrimonio di non demolirlo

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Dal municipio: «Considerato che il loro impegno nel volontariato è ritenuto un valore da non disperdere, è stato chiesto alla proprietà, di non procedere alla demolizione, tanto più che i progetti sull’area ex Italcementi non sono ancora completamente definiti»
centro sociale bruno

Dopo le parole dell’assessore provinciale Simone Marchiori in merito al futuro dello stabile che ospita il Centro Sociale Bruno, il Comune di Trento è intervenuto per sottolineare alcuni distinguo e chiarire la propria posizione nel merito dell’annosa vicenda. «In merito alle dichiarazioni dell’assessore provinciale Simone Marchiori sul futuro dell’edificio che oggi ospita il Centro sociale Bruno – scrive il Comune – è opportuno fare alcune precisazioni. Come noto, l’attuale piano guida per lo sviluppo urbanistico dell’area Italcementi prevede che quell’edificio sia abbattuto. Considerato che l’impegno nel volontariato sociale e culturale del Centro Bruno è ritenuto dall’Amministrazione comunale un valore da non disperdere, è stato chiesto a Patrimonio del Trentino, società proprietaria dell’immobile, di non procedere alla demolizione, tanto più che i progetti sull’area ex Italcementi non sono ancora completamente definiti. In attesa di trovare, prima della demolizione, una collocazione alternativa alle attività del Centro sociale, l’Amministrazione comunale si è impegnata a fare da intermediaria tra Patrimonio del Trentino e “Bruno” per il pagamento delle spese dell’Imis. Ad oggi – continua il Comune di Trento – è questo lo stato dell’interlocuzione tra Patrimonio del Trentino e Amministrazione comunale sull’edificio di Piedicastello. La cessione in comodato al Comune dell’immobile è stata ritenuta non praticabile in ragione della transitorietà della  situazione. Per questo è stato concordato di non procedere alla demolizione in questa fase di passaggio salvaguardando così l’attività del Centro sociale senza precludere i progetti futuri di sviluppo urbanistico dell’area».