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domenica 2 Marzo, 2025

Centrodestra, lite a Trento su Goio. Spinelli: «Troppo debole». E si avvicina al Patt

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Doccia fredda della candidata sindaca: «Nessun nome nel simbolo». E così l'assessore la scarica: non può proporre la sua lista «Noi con Goio». Botta e risposta via comunicato tra i due. Spinelli potrebbe sostenere le Stelle Alpine

Un altro strappo. Dopo il Patt di Marchiori, dopo La Civica di Gottardi, anche la lista di Spinelli scarica la candidata del centrodestra proposta da Fratelli d’Italia Ilaria Goio. L’assessore provinciale, due giorni fa, aveva dato un ultimatum: o si accetta la mai partecipazione con una lista che porta nel contrassegno la scritta «Goio sindaca», oppure me ne vado. La candidata si era presa qualche ora per pensarci, e ieri ha risposto no, che nessuno avrà il suo nome nel simbolo. E così Spinelli se n’è andato, sbattendo la proverbiale porta. E così si fa sempre più vicina l’ipotesi di una convergenza di Spinelli in quella che potrebbe diventare il polo civico-territoriale-autonomista, alternativo al centrodestra, che ora è formato solo dai partiti nazionali: FdI, Lega e Forza Italia.

 

«Mi spiace ma no»
«Senza alcuna preclusione ma con la più ampia apertura, ritengo estremamente apprezzabile e funzionale al completamento dell’intera coalizione di centrodestra il contributo di coloro che, per scelta, vogliono rimanere terzi rispetto al pur fondamentale ruolo dei partiti politici». Leggendo l’inizio del comunicato stampa di Goio, sembrava fatta. Ma più avanti, la doccia fredda: «Consapevole che non sia questo il momento delle recriminazioni, ma convinta che uno sguardo attento e una critica costruttiva siano indispensabili al miglioramento, ritengo che se avessimo potuto contare su tempi più lunghi, sarebbe stato per me possibile proporre una lista del sindaco, costruita sulla base delle tante relazioni e delle attestazioni di stima e di incoraggiamento che ho ricevuto fin da quando il mio nome è diventato pubblico». E ancor più esplicitamente: «Pur non essendoci una lista del sindaco, unicamente per le motivazioni scritte sopra, ogni lista civica rappresenta un contributo prezioso e indispensabile per raccogliere il consenso civico che non è esposto a favore dei partiti, rivendicando così il giusto spazio all’interno della coalizione alternativa alla sinistra».

 

«Goio è poco autonoma»
La risposta di Achille Spinelli è arrivata a brevissimo giro, sempre tramite comunicato stampa, perché sembra che non ci sia stata nessuna interlocuzione diretta tra i due: «Goio — questo il titolo della nota — è politicamente troppo debole e troppo poco autonomia. Ritiriamo il nostro appoggio alla candidatura». Una presa di posizione inequivocabile, durissima anche nella valutazione politica: «Nonostante le forze di centrodestra e quelle civiche e autonomiste collaborino proficuamente in ambito provinciale grazie alla presidenza e alla leadership politica saggia e inclusiva del Presidente Fugatti, analogo schema virtuoso non sarà purtroppo possibile replicare per la città di Trento. La candidatura a sindaco di Ilaria Goio, che pure dapprincipio avevamo accolto positivamente — scrive l’assessore — è stata purtroppo condotta dissennatamente sui binari delle esclusioni e dei diktat e dei tentativi di umiliazione di forze civiche ed autonomiste alleate in ambito provinciale». E la decisione, che sembra una sentenza: «Si è adesso perfettamente compreso che il reale scopo della candidatura non è tentare di battere Ianeselli, ma lavorare a sterili calcoli di consenso di singoli partiti. Goio, non priva di qualità personali, si è rivelata alla fine esclusiva espressione di Fratelli d’Italia, partito che pretende di far politica in Trentino con decisioni assunte fuori dal Trentino, senza rispetto per la storia politica, il tessuto civico e l’autonomia della nostra terra». E ancora: «Quella di Goio è purtroppo una grande occasione sprecata per una candidata che ha addirittura candidamente esplicitato di aver bisogno di chiedere per qualsiasi cosa il consenso ai capipartito».
«Insomma — conclude Spinelli — si è purtroppo rivelato un profilo politicamente troppo debole e troppo poco autonomo per impensierire Ianeselli». E rimanda a lunedì, quando saranno annunciate «le nostre modalità di partecipazione alle comunali».

 

Il Patt torna protagonista
Lunedì è convocata anche la conferenza stampa degli autonomisti, che devono annunciare il loro candidato sindaco. Chissà, a questo punto, se le due forze ne facciano una congiunta. C’è infatti la possibilità che attorno al Patt di coaguli un polo civico-territoriale-autonomista. La corsa in solitaria della Stelle Alpine potrebbe non essere tale. Ma a quel punto, a livello provinciale la «profezia di Paccher» potrebbe rivelarsi vera. Il consigliere provinciale leghista, qualche giorno fa, ha vaticinato che in futuro, senza Fugatti alla guida della centrodestra, una coalizione con forze territoriali e civiche non ci sarà. E per Fratelli d’Italia, e per la vicepresidente Gerosa che un giorno vorrebbe diventare presidente, sarebbe un bel problema.