Elezioni 2025
domenica 16 Febbraio, 2025
di Simone Casciano
Lunedì indicazioni chiare su quali sono i nomi al vaglio e la definizione della candidata o del candidato sindaco di Trento per il centrodestra entro mercoledì. Sarebbero queste le condizioni, scritte tra le righe, che il Patt pone al centrodestra per rimanere all’interno del perimetro della coalizione. L’accelerata chiesta dalle stelle alpine è stata la notizia ufficiale di giornata, quella ufficiosa è che sui tavoli romani accanto al nome del consigliere provinciale della Lega Mirko Bisesti si è fatto strada anche quello della vicepresidente della Provincia Francesca Gerosa. Se per entrambi il gradimento e la stima a Roma sono alti vanno però superate le resistenze personali a scendere in campo.
«Fate presto»
Ma gli indugi vanno rotti a breve, scrive il Patt. «Come Patt ci siamo impegnati fin da subito per cercare il miglior candidato in grado di attuare una visione della città più vicina ai bisogni dei cittadini – scrive la segretaria del Patt di Trento Giorgia Detassis – Per vari motivi la ricerca di questo candidato si è protratta più del previsto, ma non viene meno il nostro progetto». Aggiunge poi il Patt «non viene meno neppure la capacità dei partiti e dei movimenti di questa città di poter decidere in autonomia il candidato senza ingerenze esterne», una frecciata che sembra diretta al tavolo romano dove ora si sta discutendo la candidatura. Il Patt aggiunge che «abbiamo atteso le dinamiche interne dei partiti nazionali, così come quelle dei partiti territoriali», ma che ora «siamo giunti alla fine del tempo massimo». Per questo motivo indica una scadenza precisa. «Lunedì la nostra sezione si riunirà e deciderà che candidato sostenere e in che modo presentarsi alle elezioni comunali. Se per quel momento vi saranno passi in avanti degli altri partiti sarà prioritario garantire la tenuta della coalizione. In caso contrario decideremo di conseguenza certi che sapremo comunque rappresentare i cittadini del capoluogo dando loro risposte ai bisogni e alle richieste che avanzeranno». Letto così sembra un ultimatum chiaro: se non c’è il nome entro lunedì il Patt è pronto ad andare da solo. In realtà si tratterebbe di un tentativo di accelerazione delle cose. Il Patt tiene il punto, ma quello che sarebbe necessario entro lunedì sono indicazioni chiare e arrivare a definire il nome poi nei giorni successivi, massimo mercoledì o giovedì. Del resto manca ormai un mese al deposito delle liste e il Patt, così come gli altri partiti, ha la necessità di definire i candidati. Candidature che dipendono anche dal nome di chi corre per Palazzo Geremia. La priorità del Patt insomma è quella di trovare a breve la quadra nel centrodestra, ma un nome di bandiera da spendere come proprio candidato sindaco per una corsa in solitaria c’è.
La reazione degli alleati
L’appello del Patt non è andato inascoltato. «Prendo con spirito positivo lo stimolo del Patt, l’obiettivo comune è trovare un candidato di livello che tenga unita la coalizione – dice Diego Binelli, segretario della Lega del Trentino – Purtroppo conoscendo i tavoli romani credo che le indicazioni, da vagliare poi al tavolo locale, non possano arrivare prima di mercoledì, serve un po’ di pazienza e lavorare per l’unità». «Ho apprezzato molto il comunicato odierno del Patt che rileva un profondo disagio per lo stallo nella trattativa per il candidato sindaco di Trento – scrive Alessandro Urzì, deputato e coordinatore regionale di FdI – A dire il vero non c’è più nemmeno una vera trattativa a livello locale, con profondo dispiacere anche per Fratelli D’Italia già manifestato nei giorni scorsi, essendo stato a Roma (al tavolo nazionale) che la Lega ha avanzato il nome dell’amico Mirko Bisesti del Carroccio. Proprio per amore della coalizione, abbiamo dichiarato la nostra disponibilità a discutere anche di questa opzione, senza pregiudiziali, senza però mancare di rilevare come è da un mese che Fratelli D’Italia aveva posto sul tavolo l’autorevole nome di Ilaria Goio, una personalità peraltro al di sopra delle appartenenze ai singoli partiti, pur essendo una coerente espressione del centrodestra».
Tra Bisesti e Gerosa
E sul tavolo nazionale due sarebbero i nomi emersi: Bisesti e Gerosa. Si tratta del resto dei due esponenti, dei principali partiti della coalizione, più votati nel capoluogo, alle scorse elezioni provinciali, quando Bisesti ha raccolto 497 preferenze e Gerosa 839. Si tratterebbe quindi in entrambi i casi di un candidato forte. Su Bisesti FdI si è detta disposta ad aprire e qualora i vertici nazionali della Lega gli chiedessero di candidarsi difficilmente si tirerebbe indietro. Si sta facendo strada anche la suggestione Gerosa. Detto che FdI non ha nessuna intenzione di scaricare la candidata portata al tavolo, Ilaria Goio (ritenuta persona esponente della società civile capace di rappresentare tutta la coalizione), se questo nome fosse definitivamente bocciato dagli alleati, allora si potrebbe calare l’asso Gerosa. La vicepresidente probabilmente preferirebbe portare avanti il suo lavoro in Provincia, ma qualora il partito le chiedesse di candidarsi non si tirerebbe indietro. Non è la prima volta del resto che si mette al servizio del partito, nel 2019, dopo una deludente prestazioni di FdI alle provinciali di un anno prima, si mise a disposizione per la candidatura alle europee. Una sua candidatura a sindaca del resto non va nemmeno vista come un sacrificio. Con una candidata forte le possibilità di vittoria del centrodestra aumenterebbero e poi, anche in caso di sconfitta di misura, il risultato potrebbe avere un grande valore in vista delle provinciali del 2028. Nelle ultime due tornate provinciali, infatti, lo schema vincente del centrodestra è stato vincere nelle valli, tenendo botta nelle città. Un buon risultato di Gerosa alle comunali quindi potrebbe rafforza il suo profilo in vista del dopo Fugatti, fermo restando la partita del terzo mandato.