Calcio
sabato 10 Giugno, 2023
di Stefano Frigo
Il Manchester City di Pep Guardiola nella storia del calcio: battendo l’Inter per 1-0 nella finale di Istanbul la squadra inglese vince la sua prima Champions League e completa uno storico ‘Treble’ con la Premier e la Fa Cup. Grazie a un gol di Rodri nel secondo tempo eguagliata l’impresa del Manchester Utd di Sir Alex Ferguson nel 1999. Alla seconda finale in tre anni, i citizens finalmente riescono a portare a casa quel trofeo per cui sono stati costruiti a suon di miliardi dallo sceicco Al Thani. Guardiola diventa il sesto allenatore a vincere la Champions con due squadre diverse, dopo averla vinta con il Barcellona. Sesta finale di Champions per l’Inter, sconfitta per la terza volta. I nerazzurri di Simone Inzaghi escono comunque dal campo a testa alta, con una prestazione orgogliosa (con una difesa eroica nel limitare lo spauracchio Haaland) e anche tecnicamente valida. Nel secondo tempo, anzi, aldilà del gol di Rodi è stata proprio l’Inter ad avere le occasioni migliori per segnare prima con Lautaro, poi con Dimarco e infine con Lukaku. E’ mancato il risultato, non certo la prestazione. Mastica amaro ancora l’ad nerazzurro Marotta, alla sua terza finale di Champions persa dopo le due con la Juventus.
Nelle file nerazzurre Inzaghi sceglie Dzeko come partner di Lautaro Martinez in attacco, con Lukaku in panchina. A metà campo gioca Brozovic in regia al posto del rientrante Mkhitaryan, con Calhanoglu spostato a mezzala con Barella. Per il resto confermati i ‘titolari’ con la linea difensiva davanti ad Onana composta da Darmian, Acerbi e Bastoni, mentre sulle fasce giocano Dumfries e Dimarco. Nel City, Guardiola lascia in panchina Walker non al meglio e inserisce Aké in difesa con Stones che si alza in mediana al fianco di Rodri. Schieramento come sempre di grande qualità offensiva con Bernardo Silva, De Bruyne, Gundogan e Grealish tutti a supporto del bomber Haaland. In tribuna anche il presidente della Turchia Erdogan, insieme al numero 1 della Fifa Infantino e al presidente dell’Uefa Ceferin. Tanti i grandi campioni in tribuna, oltre a tutta l’Inter del Triplete presenti tra gli altri Baggio, Totti e Del Piero.
Inizio a spron battuto del City, pericoloso subito con una imbucata di De Bruyne per Haaland pescato però in fuorigioco. Ci prova poi Bernardo Silva, che dalla destra entra in area e prova a sorprendere Onana con un sinistro a giro che termina di poco a lato del palo lontano. Inter molto aggressiva in mezzo al campo e sempre pronta a distendersi in verticale. Nerazzurri a loro volta vicini al gol con una uscita folle di Ederson su un campanile di Darmian, con Lautaro che prova ad approfittarne ma senza trovare la zampata vincente. Ci prova poi Brozovic dalla distanza, alto il suo destro. La squadra di Inzaghi tiene molto bene il campo, il City non a caso inizia ad innervosirsi e a sbagliare. Così poco prima della mezzora nuovo rilancio errato di Ederson con Barella che prova a sorprenderlo di prima intenzione a porta vuota ma la palla termina a lato. Immediata la replica dei citizens, con Haaland che entra in area servito da De Bruyne ma Onana respinge il suo sinistro in diagonale. Il portiere camerunense si ripete subito dopo su un destro centrale dalla distanza di De Bruyne. Proprio come nel 2021 il fortissimo trequartista belga è costretto ad uscire dopo poco più di mezzora per un problema al flessore, al suo posto dentro Foden. L’ultimo brivido del primo tempo è un sinistro dalla distanza di Akanji con palla altissima.
Prosegue il predominio territoriale e nel possesso palla del City anche nella ripresa, con l’Inter però che si compatta molto bene dietro e concede pochissimo ai giocolieri avversari. Gara di grande tensione, con i muscoli dei giocatori sollecitati al massimo. Così dopo De Bruyne nel City anche Dzeko nell’Inter è costretto ad uscire per un problema, al suo posto dentro Lukaku. Poco prima dell’ora di gioco clamorosa occasione fallita dall’Inter con Lautaro che calcia addosso ad Ederson tutto solo in area, azione nata da una incredibile dormita di Akanji in difesa. Scampato il pericolo, la squadra di Guardiola ricomincia a premere e alla fine trova lo spunto vincente al 68′ con Rodri micidiale nel battere Onana da centro area su assist del solito Bernardo Silva. L’Inter con grande personalità si riversa immediatamente in avanti e sfiora il pareggio con una traversa clamorosa di Dimarco, che poi vede il suo secondo tentativo respinto inopinatamente da Lukaku con Ederson ormai battuto. Il bomber belga prova a farsi perdonare poco dopo, ma il suo destro potente in diagonale viene intercettato da Ederson. Nel tentativo di attaccare, l’Inter si scopre e concede spazi alle ripartenze del City. Inglesi vicini al raddoppio a un quarto d’ora dalla fine con Foden che entra tutto solo in area ma calcia addosso ad Onana. Nel finale Inzaghi prova a inserire forze fresche, in particolare Mkhitaryan al posto di un Calhanoglu in ombra forse paralizzato dalla tensione di giocare davanti al suo pubblico. Nell’assalto finale alla porta di Ederson, l’Inter sciupa un’altra clamorosa occasione all’89’ con Lukaku che da due passi colpisce di testa addosso al portiere su assist del neo entrato Gosens. Poi ci prova Barella con un destro al volo da fuori area con palla non troppo lontana dai pali della porta, infine l’ultimo tentativo è un colpo di testa di Gosens su calcio d’angolo respinto d’istinto da Ederson che di fatto riscatta una prestazione fino a quel momento non entusiasmante. Al triplice fischio di Marciniak esplode la gioia dei giocatori del City, per l’Inter e i suoi tifosi restano solo le lacrime.
MANCHESTER CITY-INTER 1-0
RETI: 68′ Rodri (M).
MANCHESTER CITY (4-1-4-1): Ederson; Aké, Stones (82′ Walker), Dias, Akanji; Rodri; Bernardo Silva, De Bruyne (35′ Foden), Gundogan, Grealish; Haaland. A disp.: Ortega, Carson, Laporte, Lewis, Sergio Gomez, Perrone, Phillips, Palmer, Mahrez, Alvarez. All. Guardiola.
INTER (3-5-2): Onana; Darmian (84′ D’Ambrosio), Acerbi, Bastoni (76′ Gosens); Dumfries (76′ Bellanova), Barella, Brozovic, Calhanoglu (84′ Mkhitaryan), Dimarco; Lautaro, Dzeko (56′ Lukaku). A disp. Handanovic, Cordaz, De Vrij, Skriniar, Asllani, Gagliardini, Carboni, Correa. All. Inzaghi.
Arbitro: Marciniak (Pol).
NOTE: ammoniti Barella (I), Lukaku (I), Haaland (M), Onana (I), Ederson (M). Ammonito anche l’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi.