L'iniziativa

martedì 20 Giugno, 2023

Chi ha più fasciatoi vince. In Trentino la prima gara per i territorio «familiy friend»

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La sfida presentata a Riva nel corso del meeting dei distretti famiglia. Premiate inoltre le valli che si sono distinte per le migliori politiche familiari

Una gara per scoprire quale territorio del Trentino ha il maggior numero di fasciatoi procapite. Con tanto di premiazione, che arriverà al prossimo festival della famiglia, in programma dal 4 al 7 dicembre a Trento. L’annuncio questa mattina al meeting del Distretti famiglia che si è svolto a Riva del Garda, negli spazi di Casa Bresciani. Scopo principale dell’appuntamento, fare il punto sulle iniziative e le politiche per la famgilia messe in campo dalla Provincia di Trento e dalle vicine regioni. E in questo contesto è arrvata la presentazione, da parte di Luciano Malfer, dirigente dell’Agenzia per la coesione sociale, della prima edizione del Fasciatoio Awards: «Utilizzando una nuova app prodotta dall’agenzia – ha spiegatyo Malfer – i referenti dei distretti (che corrispondono alle comunità di valle, ndr) potranno partecipare al concorso caricando il numero di fasciatoi presenti nel proprio territorio. Il territorio col maggior numero di fasciatoi sarà premiato al Festival della famiglia. Nella app l’Agenzia intende mappare tutte le infrastrutture family presenti in Trentino».

Gli altri progetti

Tra gli altri progetti presentanti «Che spettacolo! Famiglie al cinema», illustrato da Tania Fedrici manager territoriale del Distretto Alto Garda: un progetto strategico del distretto costruito in rete con la partecipazione di tutti i comuni aderenti al Distretto: Riva del Garda, Arco, Dro, Ledro. In collaborazione con “Cinema Du Desert” (un camion itinerante che gira tutto il mondo), abbiamo offerto una rassegna cinematografica dedicata alla famiglia. Pomeriggi all’aperto per aggregare le famiglie e farle riflettere su alcune problematiche della società. Esempio virtuoso di comunità educante.

Sabrina Prati dell’associazione Giovani Arco ha illustrato «Ci sto? Affare Fatica!». Il progetto ha l’obiettivo di offrire nel periodo estivo a giovani tra 14 e 19 anni attività manuali di cittadinanza attiva e di volontariato. «Ottengono un “buono fatica” di 50 euro da spendere nei negozi del proprio territorio. Trasmettiamo ai giovani i valori della fatica, competenze tecnico-manuali, il valore della relazione e della cura dei beni storici del proprio territorio. Nel progetto sono coinvolti anche giovani in condizioni di fragilità. Nel 2023 sono stati coinvolti 120 giovani divisi in 19 squadre».

«Sail Together» è stato presentato da Michele Bertolotti della cooperativa Sociale «Archè». Lo sport come strumento educativo “che vuole coinvolgere tutti, anche le famiglie con fragilità e i diversamente abili e cerca di offrire strumenti legati all’acqua “inclusivi” e in un ambiente protetto».

Sono seguiti l’intervento accademico di Luca Toschi, docente all’Università di Firenze, che ha parlato di comunicazione generativa che costruisce comunità, e di Michela Finizio, redattrice del Sole 24 Ore che ha presentato il report annuale che indica i 3 territori dove si vive meglio secondo il target «giovani, anziani e bambini». «È una indagine – ha detto – che ci permette di raccontare i divari territoriali con 90 statistiche per misurare il benessere della popolazione, oltre al Pil. Al top Siena per i bambini, a Ravenna per i giovani e Trento per gli anziani. I trend emersi sono il calo degli infermieri, l’aumento delle rette scolastiche a causa dell’inflazione, la disoccupazione giovanile e  i Neet, l’aumento dei canoni di locazione e l’uso di farmaci».

Sul tema «Giovani e genitori» è intervenuta Catia De Bacco di Espressione srl:  «Sono amministratrice di quest’azienda formata da lavoratori, tutti genitori. La rivista torinese che produciamo “GG – Giovani Genitori” fornisce informazioni pratiche per i genitori grazie ad una mappatura del territorio (infrastrutture, aree baby family, baby pit stop, ecc.). Abbiamo presentato la nostra rivista al salone del Libro, al salone Slow Food e ad eventi creati dalla nostra redazione come Kids on fest, Kids art, Cinema con bebè».

Val di Non, Fiemme e Rendena al top

Sempre  Malfer ha portato i saluti dell’assessore Stefania Segnana e del presidente Fugatti, assenti per impegni istituzionali. «Il Trentino lavora da anni per dare possibilità alle famiglie di realizzare i propri progetti di vita – ha esordito. Il Piao  (Piano Integrato Attività Organizzazione) provinciale vede tra gli obiettivi strategici proprio il supporto alla famiglia e lo traduce nella promozione del cosiddetto “Sistema Trentino Qualità Famiglia”, che comprende i distretti, i marchi family, i manager del territorio, ecc. Dobbiamo lavorare sulla natalità, soprattutto a livello culturale – ha aggiunto – i distretti creano attrattività, welfare sociale, comunità educante, capitale relazionale. Tutto è iniziato nel 2010 con tre distretti ed ora aderiscono 1.500 organizzazioni (di cui il 74% private) e sono varie le tipologie di distretti nate in questi anni: i distretti territoriali, il distretto Ski family, i Distretti Family Audit, il distretto per lo sport, il distretto per l’educazione, il distretto servizi estivi. I 20 Piani famiglia prodotti dai distretti producono annualmente 676 azioni avvalendosi di 1.100 organizzazioni aderenti con 18 manager territoriali».

«Circa la valutazione della performance dei distretti, redatta dall’Università Cà Foscari, sono stati valutati 5 indici nel biennio 2022-23: capacità di fare rete (Val di Non), intermediazione (Val Rendena), interazione, integrazione delle politiche (Valle di Fiemme) e comunicazione. Miglior performance globale al Distretto val di Non».