In memoria

venerdì 18 Ottobre, 2024

Chiara Santoli, uno studio sulla visione laterale degli animali per ricordarla

di

La giovane veterinaria era stata schiacciata e uccisa da una mucca in un'azienda veronese

Lo aveva chiesto la famiglia, all’indomani della tragedia di aver perso una figlia sul lavoro, a soli 25 anni, fresca di laurea e con la vita davanti. Oggi quella richiesta si è trasformata in una borsa di ricerca finanziata dal Comune di Rovereto in favore di una borsa post laurea dal titolo «Da quale lato? Un’indagine sulle simmetrie percettive nell’approccio dei bovini e di altri animali da reddito». A supervisionare lo studio dal punto di vista scientifico sarà Giorgio Vallortigara, stimato e plurivincitore di finanziamenti europei, professore del Centro Interdipartimentale Mente / Cervello di Rovereto. Il progetto di ricerca si propone di indagare aspetti relativi alla percezione visiva negli animali da reddito, in particolare i bovini, e nelle reazioni di questi animali alla comparsa di stimoli sconosciuti sui due lati del campo visivo, generalmente riconducibili al fenomeno della «lateralizzazione visiva». La proposta di studio è stata finanziata nei giorni scorsi dal Comune di Rovereto che ha integrato, in via straordinaria con 17.600 euro, il budget ogni anno destinato all’università cittadina in favore di ricerche inerenti al territorio. La famiglia Santoli ha voluto compartecipare al finanziamento della borsa di dottorato contribuendo essa stessa con una cifra che va a completare il sostegno economico all’iniziativa, nata in ricordo della giovane Chiara, della sua passione per il lavoro di veterinaria e dalla volontà dei genitori e della sorella della giovane roveretana di aumentare le misure di sicurezza per chi opera con animali di grossa taglia, riducendo i pericoli e gli incidenti come quello drammatico che ha portato loro via il sorriso di Chiara.
La giovane professionista, da pochi mesi iscritta all’albo dei veterinari di Trento stava svolgendo l’apprendistato richiesto dalla sua laurea in veterinaria, un mestiere che era una passione e una missione per lei. Il 3 novembre del 2022 la ragazza con un collega più esperto si trovava in una fattoria a Custoza per visitare degli animali quando una mucca l’ha caricata spingendola contro le pareti della struttura e procurandole ferite mortali al torace. Lo strazio per la perdita di Chiara ha portato la famiglia a decidere di costruire qualcosa di positivo pur nella tragedia, da qui la richiesta di approfondire gli studi sulla sicurezza nelle stalle e i presenza di animali di grossa taglia, il sostegno anche personale a studi di ogni livello che promuovessero il benessere per i professionisti che lavorano con gli animali. Rimane aperto in procura di Verona il fascicolo sulla morte della giovane, dopo che la risolutezza di papà Giuseppe Santoli, assistito dall’avvocata Paola Depretto, ha portato a riaprire le indagini.