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sabato 29 Luglio, 2023

Ciak Junior in onda su Canale 5: c’è anche il corto degli studenti dell’Istituto Artigianelli

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Il progetto internazionale di cortometraggi realizzati dai ragazzi per i ragazzi con l’intento di far conoscere agli studenti come nasce un prodotto audiovisivo

Da domenica 6 agosto alle ore 8,50, su Canale 5, torna «Ciak Junior – Il cinema fatto dai ragazzi» con quattro puntate dedicate ai brevi film scritti e interpretati dai ragazzi. Fra i cortometraggi trasmessi ci sarà anche «Empatia in provetta», realizzato da un gruppo di studenti dell’Istituto Artigianelli di Trento che si era aggiudicato, lo scorso maggio a Jesolo, il premio come Miglior Soggetto, nell’ambito del Festival Televisivo Internazionale Ciak Junior 2023.
«Empatia in provetta» racconta della riscoperta delle proprie emozioni dopo il lungo lockdown imposto dalla pandemia ed è stato realizzato dagli studenti del quarto anno insieme al Gruppo Alcuni, che collabora nel percorso di alta formazione IFTS di “Cartoon Artist”, promosso dalla Provincia con Trentino Film Commission, Green Ink Animation, Gruppo Alcuni e Associazione Produttori Audiovisivi. «Il premio e ora la diretta nazionale sono due traguardi importanti per i ragazzi e le ragazze che hanno collaborato a questo progetto e che testimoniano la bontà del sistema scolastico trentino, la sua capacità di promuovere progetti e percorsi attrattivi e di attualità, in grado di coinvolgere le realtà del territorio, come la nostra Film Commission, e di aprirsi al panorama nazionale; complimenti davvero a tutti», commenta l’assessore provinciale alla cultura Mirko Bisesti.
Giunto alla 31esima edizione, Ciak Junior è un progetto internazionale di cortometraggi, realizzati dai ragazzi per i ragazzi, con l’intento di far conoscere agli studenti come nasce un prodotto audiovisivo. Ogni anno Ciak Junior coinvolge migliaia di studenti delle scuole medie e superiori nel mondo. I ragazzi, supervisionati dai fratelli Francesco e Sergio Manfio de Gli Alcuni (ideatori del progetto e, rispettivamente, produttore esecutivo e regista dei film), prendono parte a tutte le fasi produttive del cortometraggio: dalla scrittura del soggetto alla recitazione, fino alle riprese. Il progetto «Ciak Junior – Il cinema fatto dai ragazzi» fa parte delle attività del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso dal MiC-Ministero della Cultura e MiM-Ministero dell’Istruzione e del Merito (www.cinemaperlascuola.it).
Gli argomenti affrontati sono i più vari, e offrono una panoramica di quello che sta più a cuore, preoccupa o diverte i giovani. I brevi film realizzati per l’edizione della ripartenza dopo la pandemia sono legati a tematiche come il bullismo a scuola, la riscoperta delle emozioni dopo il lungo lockdown, la parità di genere, l’inquinamento ambientale e la sempre maggior influenza dei cellulari e di internet nella vita dei giovani.
Sergio Manfio, direttore artistico di Gruppo Alcuni e regista dei corti di Ciak Junior: «Le pause, anche se dovute a elementi esterni, possono essere utili momenti di riflessione, ma se si allungano troppo possono spegnere l’interesse. Ed è per questo che Ciak Junior riparte, proprio per mettere ancora l’accento sulla necessità di coltivare un percorso di educazione all’uso delle immagini che mai come in questi momenti si presenta necessaria per le giovani generazioni».
«Empatia in provetta» andrà in onda domenica 13 agosto, scritto e interpretato da un gruppo di studenti dell’Istituto Artigianelli di Trento. Un professore propone ai propri studenti un semplice test, grazie al quale è possibile individuare chi è stato “contaminato” da un virus che porta a galla le emozioni. La solitudine di Sara, la prima della classe, è uguale a quella di Riccardo, che a scuola non va per niente bene. Alex si sente solo, e confessa che il disagio e la solitudine provati durante il lockdown non sono ancora andati via. Francesca e Gabriele invece si rendono conto che la sensibilità e la disponibilità nei confronti degli altri sono qualità che li accomunano, e di cui non si devono affatto vergognare. Nel backstage: una delle studentesse ci conduce a visitare l’Istituto Artigianelli, spiegandone le peculiarità. Tra queste il fatto che non ci siano le campanelle – gli studenti devono organizzare il proprio tempo all’interno della scuola – e che nelle aule non ci siano cattedre, per facilitare i lavori di gruppo dei ragazzi. Nella scuola non ci sono nemmeno le sezioni, perché ogni studente ha il proprio percorso, e sono gli studenti stessi a pulire le aule.