la corsa
mercoledì 8 Gennaio, 2025
di Francesca Dalrì
«Con 2.100 partecipanti possiamo archiviare positivamente anche questa edizione de La Ciaspolada: sicuramente stiamo ancora scontando il post Covid, ma stanno tornando i pullman di comitive e società sportive storiche che negli ultimi anni erano quasi scomparsi». Che ci sia o meno la neve (che anche quest’anno ha costretto gli organizzatori a lasciare i Pradiei per spostarsi più in su, alle Regole di Malosco), che siano i tempi d’oro dei primi anni Duemila o quelli più faticosi dell’ultimo decennio, dopo ogni Ciaspolada (quella che si è corsa domenica era la numero 51) Gianni Holzknecht è immancabilmente «soddisfatto». E forse non potrebbe essere altrimenti per un presidente che da 36 anni ne guida il timone come presidente della Società podistica Novella, organizzatrice della manifestazione sportiva.
Presidente Holzknecht, ormai è da dieci anni che La Ciaspolada è ferma attorno a quota duemila partecipanti: solo nel 2015 se ne registrarono 3.800 e il record storico di 6.337 iscritti nel 2003 è un lontano ricordo.
«In questi anni abbiamo fatto 43 trasferte in giro per l’Italia e l’Europa: posso assicurarvi che tutte le gare di podismo sono in crisi. Pensi che a Bologna una gara è passata da quattromila a mille iscritti, a Modena da duemila ad appena cinquecento. Io però sono ottimista perché il nostro sport, quello delle ciaspole, funziona, ormai lo propongono tutte le grandi stazioni sciistiche anche perché è più accessibile dello sci da discesa. Dal 2022 siamo anche iscritti alla Federazione italiana sport orientamento, quindi sono certo che alla fine torneremo agli anni d’oro, ovvio però che sarà un lavoro faticoso anche perché il contraccolpo del Covid è stato fortissimo».
State ancora scontando il post pandemia?
«Assolutamente, riprendere dopo lo stop nel 2021 non è stato facile, lo si è visto con i 1.200 iscritti del 2022, che comunque indicavano una grande voglia di tornare a stare insieme. Ora siamo tornati a circa duemila partecipanti e cominciano a tornare i pullman che per noi sono l’ideale. Purtroppo di recente si registra la tendenza ad arrivare in auto, con tutte le difficoltà logistiche e viabilistiche che questo comporta».
A proposito di viabilità, la scelta delle Regole di Malosco non è certo la migliore per gli spostamenti.
«Sicuramente la location, sperimentata per la prima volta nel 2022, a livello logistico è abbastanza difficile da gestire perché non raggiungibile con le auto. Per questo anche quest’anno abbiamo organizzato il servizio gratuito dei bus navetta dalla località Prà Da Stagn. D’altra parte l’arrivo a Fondo passando per i Pradiei era impossibile perché i prati erano verdi e al nostro sport serve la neve. Comunque quando si arriva su il panorama delle Regole è stupendo e i partecipanti lo apprezzano».
Il calo della neve dovuto al cambiamento climatico ormai è un dato di fatto: sarà necessario ripensare La Ciaspolada?
«Vedremo, tutti parlano di un calo della neve, ma nel 2021 quando la Provincia ci ha fermati per il Covid c’era un metro e mezzo di neve».
Dopo 36 anni da presidente, che futuro vede per questo evento?
«A dir la verità sarei pronto a lasciare il testimone, ma ci vorrebbero nuove forze. I giovani, invece, ancora latitano. In tanti hanno partecipato alla gara, ed è già un primo segnale positivo, ma fare i volontari è un’altra cosa».