giro d'italia
sabato 14 Ottobre, 2023
di Nicolò Bortolotti
Una prima volta tanto attesa che non ha deluso le aspettative, una prima assoluta delle grandi occasioni che ha deliziato gli occhi degli appassionati: è stata questa e molto altro la presentazione in pompa magna della 107ª edizione del Giro d’Italia, un appuntamento che ha voluto togliere i veli al percorso della prossima corsa rosa direttamente dal Festival dello Sport di Trento, nella splendida cornice del Teatro Sociale riempito in ogni ordine di posto. Uno spettacolare colpo d’occhio che ha reso giustizia ad una manifestazione così importante e preziosa per tutto il territorio italiano, il quale non farà certo mancare il proprio supporto sulle strade che i corridori percorreranno dal 4 al 26 maggio 2024.
Il Giro d’Italia
Alcune indiscrezioni erano già trapelate negli scorsi giorni, ma ora è stato messo tutto nero su bianco e la certezza è diventata reale: il Gran Finale di Roma era già noto da tempo, sulla falsariga dell’edizione da poco conclusa, così come la Grande Partenza con le tre tappe interamente disegnate in Piemonte a restituire momenti di grande raccoglimento, come la scalata al colle di Superga nel giorno in cui si celebrerà l’anniversario della scomparsa del Grande Torino, ed altri di spettacolo puro come nel caso della seconda tappa con l’arrivo posto al Santuario di Oropa, in ricordo dell’impresa di venticinque anni fa di Marco Pantani. Ciò che non era ancora chiaro riguardava le restanti diciassette tappe, le quali ora hanno una connotazione ben precisa e delineata, marcando un tratto inequivocabile sulla cartina dell’Italia: si scenderà in Liguria, per poi passare in Toscana e pedalare sui percorsi iconici della famosissima ‘Eroica’ prima di affrontare la cronometro in Umbria. Da qui al giorno di riposo mancheranno due ulteriori tappe, una delle quali con l’arrivo in salita a Prati di Tivo, mentre l’altra con partenza in Abruzzo, ad Avezzano, ed arrivo nel capoluogo della Campania, vale a dire Napoli. La risalita dello stivale comincerà da Pompei ed in un batter d’occhio, dopo aver attraversato di nuovo l’Abruzzo, le Marche, e l’Emilia-Romagna con tappe relativamente di transizione, si giungerà nella zona calda di un Giro d’Italia che darà risposte concrete a cavallo del secondo giorno di riposo: la numero 15, infatti, sarà un primo spartiacque con il temibile arrivo sulla Cima Coppi posta a Livigno, al Mottolino, così come la numero 16 che porterà la carovana in Alto Adige, nella splendida val Gardena. Da qui, le due importanti tappe che toccano il Trentino, non soltanto in senso lato, per poi saltare in Veneto e Friuli Venezia Giulia prima dell’ultimo atto, come detto, la passerella finale nella capitale italiana.
Le tappe in Trentino
Sarà un appuntamento molto particolare anche e soprattutto per il Trentino, il quale ogni anno non fa mancare la propria presenza nel percorso del Giro d’Italia: per il 2024 saranno due le tappe che interesseranno la regione trentina con l’arrivo sul Passo del Brocon e la partenza del giorno seguente da Fiera di Primiero. A detta di un grande campione come Vincenzo Nibali, presente sul palco del Festival dello Sport in veste di presentatore ufficiale della corsa rosa, quella con arrivo sul Lagorai sarà la tappa più importante di tutte le tre settimane e se lo dice uno che di Grandi Giri se ne intende, c’è da crederci. Un motivo in più per dare credito alle parole dello «Squalo» sono le cinque stelle di difficoltà con cui è stata classificata questa frazione e se ci si sofferma sul profilo altimetrico si capisce anche il perchè: la partenza da Selva di val Gardena in direzione Passo Sella basta già di per sé per far capire le intenzioni bellicose del percorso, se poi ci si vuole addentrare ancor più nelle specifiche tecniche ci si renderà conto di quanto Passo Rolle, Passo Gobbera e le due scalate al Passo del Brocon, una da Canal San Bovo ed una da Pieve Tesino, possano essere impegnative dal punto di vista fisico, con oltre 3500 metri di dislivello in soli 154 km. Sarà un arrivo totalmente inedito quello che porterà il Giro d’Italia sul Brocon, mentre non sarà una novità la partenza del giorno seguente da Fiera di Primiero in direzione Padova per una tappa adatta a velocisti con un occhio particolare alle fughe.
Un format rivoluzionario
Ci sarà parecchio da divertirsi nelle tre settimane della Carovana lungo la penisola, con un format totalmente rivoluzionato rispetto alle ultime edizioni e con un percorso che promette fuoco e fiamme fin da subito a discapito di un’ultima settimana con meno metri da scalare. Una politica che punta sulla spettacolarità di ogni tappa, basti dare un’occhiata ai chilometraggi ridotti ed al dislivello diminuito di un buon 20% rispetto allo scorso anno per capire che la direzione intrapresa è decisamente diversa, e su un Giro d’Italia che sappia far divertire il proprio pubblico dal primo all’ultimo giorno. Chi vincerà, anzi parteciperà, non ci è ancora dato saperlo, l’unica cosa certa è che quest’anno non si dovrà attendere l’ultima settimana per sferrare l’attacco vincente perché il rischio sarà quello di ritrovarsi e rimanere con le pive nel sacco.
Nel frattempo, sono stati pubblicati i dati inerenti all’indotto economico che la corsa rosa porta in dote in Italia e c’è solo da fare un grande applauso a RCS Media e tutti coloro che operano dietro le quinte: sono circa 2 miliardi di euro, tra introiti diretti e indiretti, quelli che il Giro d’Italia sposta nell’arco di un anno e poco più.
montagna
di Redazione
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