La mozione

martedì 21 Febbraio, 2023

Cicolini, sindaco di Rabbi: «Basta lupi nei paesi, subito tutele»

di

«Più indipendenza di Trento da Roma e attivazione delle squadre d’emergenza per tutelare i cittadini»

Il Comune di Rabbi alza la voce e chiede un rapido intervento per il problema lupo. Diverse le predazioni segnalate quest’inverno nelle zone limitrofe alle case e diversi i video e le foto che ritraggono i lupi nelle immediate pertinenze delle abitazioni o intenti a rovistare nei cassonetti. Pertanto il Comune guidato da Lorenzo Cicolini è passato ai fatti con una mozione che sottoporrà a tutti i colleghi sindaci solandri (e non solo) nella speranza che si faccia fronte comune. «Facciamo questo per supportare il Consiglio provinciale nel richiedere maggiore indipendenza dai ministeri e maggiore flessibilità di intervento – scrive Cicolini, anche in qualità di presidente della Comunità di valle –. Auspichiamo che si attuino più severamente tutte le azioni volte all’allontanamento del lupo dalle abitazioni attivando con maggiore facilità le squadre di emergenza competenti in grado di effettuare appropriati ed energici interventi di dissuasione. Questo si rende necessario anche nell’interesse della specie al fine di evitare che la gente sentendosi abbandonata sia indotta a tentare di risolvere autonomamente il problema con mezzi illegali. L’allontanamento dai centri abitati ridurrà i rischi di predazione su animali da compagnia quali cani e gatti. Infine chiediamo aiuti anche economici a salvaguardia dell’agricoltura zootecnica di montagna e maggiori azioni volte all’informazione e alla formazione degli abitanti del Trentino e in particolare delle valli. La paura e la scarsa conoscenza portano le persone a una percezione poco chiara della realtà». Ed è proprio dal dibattito nato in valle che è partito Cicolini. «La presenza sempre più radicata nel nostro territorio del lupo alimenta il dibattito sulla convivenza – ci spiega il sindaco –. Molte persone, di fronte al conclamato e reale aumento in Italia di questi grandi predatori, si stanno chiedendo se aver paura di fare una passeggiata nei boschi. Il lupo è in grande espansione in molti ambienti naturali e antropizzati. Vista la rigida tutela e protezione prevista dalla Convenzione di Berna, che inserisce il lupo nell’allegato II (specie rigorosamente protette) è certo che nei prossimi anni la popolazione di lupi non aumenterà all’infinito, ma comunque continuerà a crescere sino a occupare tutto il territorio idoneo. Ciò comporterà un sempre maggiore conflitto tra lupi e animali da allevamento, e chiaramente tanti cervi e caprioli subiranno continue predazioni in quanto base alimentare per la specie. Allo stesso modo, se non si interverrà con una opportuna e costante opera di informazione e formazione, crescerà in maniera esponenziale il timore e la paura fra la persone che abitano la montagna e le zone rurali. Dovendo dare dunque per acquisite queste norme di tutela dei grandi predatori, il compito fondamentale della Provincia è garantire la convivenza tra questi animali e la popolazione e, soprattutto, la protezione di tutte altre specie animali da allevamento che di questi predatori possono costituire facile preda». Alla luce di questa analisi e dopo essersi confrontato con tecnici del settore, Cicolini vuole dunque passare ai fatti. «Anche in Val di Rabbi la presenza del lupo durante questa stagione invernale è stata causa di forte discussione e preoccupazione – spiega –. Gli avvistamenti attorno alle case sono avvenuti anche durante il giorno e numerose sono state le carcasse di cervi e caprioli sbranati ritrovate nei dintorni dei paesi, alle volte anche proprio vicino alle case. È chiaro che, malgrado le rassicurazioni, una presenza così ravvicinata sta provocando forti e comprensibili lamentele fra le persone che abitano la valle. Ci sono concittadini che non escono più di casa la sera in passeggiata, mamme che non permettono più ai loro figli di raggiungere a piedi l’amico da una frazione all’altra. Il tutto rappresenta motivo di disagio e preoccupazione: la nostra amministrazione non può permettere che suoi cittadini non vivano tranquillamente nei loro paesi. A tutto questo si aggiunge la forte preoccupazione in previsione della stagione estiva con la monticazione delle numerose malghe della valle».