cronaca

mercoledì 20 Novembre, 2024

Cimone in lutto, è morto Mirko Petrolli (14 anni): era rimasto gravemente ferito domenica scorsa sul Monte Bondone

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Non ce l'ha fatta il quattordicenne scivolato in montagna lo scorso weekend durante una battuta di caccia con la famiglia. Il giovane è deceduto questa mattina, mercoledì 20 novembre, all'ospedale Santa Chiara di Trento, dove aveva subito un delicato intervento
elicottero

Non c’è stato nulla da fare per il ragazzo di 14 anni, Mirko Petrolli, caduto domenica mattina su un ripido pendio del Monte Bondone. Il quattordicenne è deceduto stamattina, mercoledì 20 novembre, all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove si trovava ricoverato in rianimazione, in condizioni gravissime, dopo aver subito una delicata operazione.

L’incidente si è verificato nella mattina di domenica scorsa, quando l’adolescente è scivolato, probabilmente su un punto ghiacciato, perdendo l’equilibrio su un tratto esposto. È poi rotolato per circa duecento metri, urtando rocce e arbusti lungo il percorso, in una zona dove non c’era vegetazione sufficiente per bloccarlo. Ecco perché il quattordicenne, residente a Cimone e alunno della classe prima in un istituto superiore di Trento, aveva riportato fratture in diverse parti del corpo.

Al momento dell’accaduto, il ragazzo stava accompagnando dei familiari, tra cui il padre, in una battuta di caccia. Non erano soli: con loro c’era gran parte della sezione di Cimone.

Si trattava di una caccia di selezioni, con un esemplare già individuato.

La caduta sarebbe avvenuta durante la fase del recupero dell’animale, intercettato sul pendio che dal Bivacco Primo Larentis scende verso Val de La Lengua, alle pendici di Cima Verde, nel territorio comunale di Garniga Terme.

L’allarme era arrivato al numero unico 112, lanciato dal padre del ragazzo, attorno alle ore 9.20. Sul posto erano intervenuti, grazie all’elicottero del nucleo dei vigili del fuoco, gli operatori del soccorso alpino e speleologico.

Il ragazzo,  semicosciente al momento del soccorso, era stato stato intubato sul posto.

Infine, stamattina, mercoledì 20 novembre, la tragica notizia della morte ha spento definitivamente ogni speranza.

La comunità di Cimone si stringe intorno al dolore della famiglia.

«Un ragazzo con la testa sulle spalle, coscienzioso e giudizioso», così lo aveva descritto il sindaco Damiano Bisesti.

Tra l’inizio di settembre e la terza settimana di ottobre, 21 persone hanno perso la vita o sono rimaste ferite nel corso dell’attività venatoria, secondo i dati dell’Associazione Vittime della Caccia.