Tribunale

venerdì 28 Giugno, 2024

Cinquantenne stupra e perseguita ventenne: a processo

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Abusi, minacce, anche trenta chiamate al giorno. La ragazza non usciva più di casa da sola

Un rapporto «malato», scaduto in minacce e molestie, in un vortice di violenza. Tra due persone con oltre trent’anni di differenza. Lui, un uomo di mezza età, lei una ragazza di poco più di vent’anni con i suoi problemi, le sue evidenti fragilità. Di cui l’imputato avrebbe approfittato senza scrupoli. Violentandola in più occasioni. Senza preoccuparsi dello stato della ragazza, dei lividi che le lasciava sul corpo, delle ripercussioni che le provocava anche a livello psicologico. L’operaio era arrivato a tempestarla anche con trenta telefonate al giorno, a tormentarla con una serie di messaggi (tutti acquisiti dagli inquirenti), e questo nonostante lei avesse bloccato il suo contatto sul telefono.

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