val di non
venerdì 12 Aprile, 2024
di Francesca Dalrì
«In data 13 ottobre 2023 veniva issato, accanto al futuro cantiere della tangenziale di Cles, un vistoso tabellone che segnalava le caratteristiche del cantiere stesso». Ma esattamente sei mesi dopo «il cantiere, del quale resta solo il cartellone posizionato a bordo strada, non dà alcun segnale visibile di inizio». A sollevare il tema in merito all’attesissima circonvallazione di Cles, di cui si parla ormai da vent’anni, è la minoranza in Consiglio comunale.
Le richieste dell’opposizione
Mercoledì le liste civiche «Siamo Cles» e «Insieme per Cles» hanno presentato un’interrogazione sullo stato dei lavori della cosiddetta variante est, interpellando sindaco e Giunta «affinché offrano al Consiglio e alla cittadinanza un quadro esaustivo e veritiero dello stato di avanzamento dell’opera, con aggiornamento delle tempistiche e rassicurazioni sulla possibilità che l’opera prenda realmente avvio». I cinque consiglieri firmatari (Carmen Noldin, Camilla Chini, Marika Odorizzi, Luciano Bresadola e Marisa Dolzani) fanno anche notare «lo straordinario tempismo rispetto alla data delle elezioni provinciali del 22 ottobre 2023, nove giorni dopo la posa del medesimo cartello. Non dubitiamo si tratti di una semplice coincidenza». Sta di fatto che «da quella data, ormai sei mesi fa, e dai seguenti annunci, né questo Consiglio comunale né la cittadinanza hanno ricevuto più alcuna informazione, se non un incontro riservato ai proprietari dei terreni in via di esproprio».
Le rassicurazioni del vicesindaco
Interpellato sul tema, il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Diego Fondriest assicura che non c’è nulla da temere. «Se proprio vogliamo dirla tutta è da vent’anni che siamo in ritardo – ironizza –, ma ora possiamo stare tranquilli: stiamo monitorando la situazione e siamo in contatto diretto con la Provincia, abbiamo piena fiducia che si tratti solo di una situazione temporanea e che ci sia la volontà di cominciare il prima possibile». I ritardi, spiega l’esponente della Giunta, sarebbero dovuti a semplici aspetti tecnici: «La circonvallazione interferisce con alcune strade comunali, abbiamo quindi chiesto delle modifiche affinché sia un lavoro ben fatto».
Cambia la compagine societaria
Nel frattempo è cambiata invece la compagine societaria aggiudicataria dei lavori sulla statale 43 della Val di Non, sia per quanto riguarda l’associazione temporanea di imprese (Ati) – composta dalla Collini lavori spa (capofila) e da Technik Bau srl – Consorzio Stabile – che realizzerà l’opera, sia rispetto al raggruppamento di progettisti individuati dalla stessa Ati successivamente alla stipula del contratto (il 20 aprile del 2023). L’Ati dunque di fatto non esiste più essendo venuta meno la partecipazione della Technik Bau causa «sopravvenute esigenze organizzative». Richiesta di recesso è stata presentata anche dalla Società iniziative nazionali autostradali (Sina) spa, inizialmente parte del raggruppamento di progettisti incaricati dall’Ati della progettazione esecutiva. Società “sostituita” nelle funzioni e nei requisiti dalla capogruppo dei progettisti, la F&M Ingegneria spa, già presente all’interno della compagnine.
La storia
di Alberto Mosca
Alberti d’Enno, aristocratico della Val di Non, nei primi anni dell’Ottocento tramite matrimonio giunse a Collepasso, dove fu artigliere dei Borbone e innovatore agrario