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domenica 13 Agosto, 2023

Coach Galbiati: «Aquila, roster intrigante. Biligha? Garantisco io»

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Il tecnico bianconero traccia un bilancio della nuova squadra: «Mercato difficile. Hubb imprevedibile. Flaccadori? Scelta giusta»

Sta tirando il fiato prima di immergersi completamente nella sfida che lo attende con l’Aquila Basket. Paolo Galbiati, dopo aver lavorato in totale sinergia insieme al direttore sportivo Rudy Gaddo per allestire e definire il roster bianconero, è prontissimo a tornare sul parquet il prossimo 21 agosto. «La voglia è davvero tanta, credo che avrò modo di allenare un organico che mi piace definire intrigante. Non esisteranno compromessi: in campionato e in Eurocup vorrò vedere la stessa fame e la stessa voglia, poi gli avversari potranno essere più bravi di noi ma sull’atteggiamento sarò intransigente».

Galbiati, con la firma di Prentis Hubb avete definito l’organico che affronterà la stagione 2023 – 2024. Qual è la sua opinione sul gruppo che avrà a disposizione?
«Abbiamo cercato di costruire una squadra che rispecchiasse quello che è il dna di Trento cercando di confermare, o andare ad ingaggiare, gente che scende in campo con l’elmetto, che non ha paura di sbucciarsi le ginocchia e che difende dall’inizio alla fine. A tutto ciò era necessario aggiungere imprevedibilità e talento, nel basket moderno quando hai la palla in mano e devi attaccare determinate qualità sono assolutamente imprescindibili».

Che mercato è stato?
«Complicato. Sul fronte asiatico si sono assicurati tantissimi elementi già a maggio e le nuove regole contrattuali che caratterizzano la G – League sono più concorrenziali rispetto al passato. Ci siamo mossi, credo, con intelligenza e quando necessario sottotraccia. Poi come sempre, se avremo scelto bene o male, lo potremo dire solo tra qualche mese».

I dubbi maggiori sono legati al centro.
«Lo so ma io ho un’opinione diversa. Paul Biligha è un giocatore assoluto, oltre che un ragazzo eccezionale, e su questo non ho alcun dubbio. Cooke Jr ha una fisicità notevole e sotto canestro si è sempre fatto sentire dovunque abbia giocato, mi ricorda un po’ il Dustin Hogue che aveva fatto entusiasmare il PalaTrento. Cercavamo questa tipologia di atleti, rollanti forti che saltano tanto e capaci di difendere in più modi».

Se dovesse usare un termine per descriverci il suo stato d’animo attuale che parola userebbe?
«Mi verrebbe da dire che sono sereno anche se un allenatore non può mai sentirsi sereno al cento per cento. Considerando che siamo stati a lungo bloccati dalla situazione che ha riguardato il passaggio di Diego Flaccadori all’Olimpia Milano direi che abbiamo recuperato bene. Possiamo contare su una base importante di profili italiani di qualità ed esperienza mi riferisco ovviamente a Forray, Udom, Biligha e Alviti, giovani come Quinton Ellis e Luca Conti che continueremo a valorizzare, un giocatore di livello come Grazulis e poi degli americani a cui il talento di sicuro non manca».

Tornando per un attimo a Flaccadori, come ha vissuto il suo trasferimento?
«Ho avuto modo di confrontarmi a lungo con lui. Ha fatto bene a cogliere questa possibilità, desiderava mettersi alla prova in Eurolega e spero per lui possa fare bene. Come club dobbiamo essere orgogliosi che nostri atleti, e penso anche a Matteo Spagnolo, salgano di livello».

Come procede invece il suo ambientamento a Trento?
«Bene. Ancora devo approfondire la conoscenza della città però sono rimasto davvero colpito dalla serietà e dalla dedizione al lavoro che c’è all’interno della società. Tutti si adoperano per il bene del club e per continuare a crescere, e per tutti non intendo solo coloro che ricoprono i ruoli apicali ma anche i volontari. È un qualcosa che quando non si è all’interno di Aquila magari si riesce a percepire ma di certo non a cogliere in toto. C’è un’unione d’intenti clamorosa».

Tra un paio di settimane si comincerà a sudare in palestra, come organizzerà il lavoro?
«Beh, dopo le classiche visite mediche a farla da padrone sarà la preparazione atletica. Cercheremo di portare tutti allo stesso livello il prima possibile, in tal senso sono ottimista perché i ragazzi stanno seguendo delle tabelle individuali e quindi si presenteranno già in forma. Poi, durante la stagione con il doppio impegno i tempi saranno ridotti al minimo e quindi lavoreremo quasi sempre con il blocco squadra al completo riservando quotidianamente dello spazio per la parte video. Tutte le sedute saranno a porte aperte».

E arriviamo alla domanda forse più classica del periodo estivo. Quali sono gli obiettivi che cercherete di raggiungere nei prossimi mesi?
«In serie A tante squadre hanno fatto investimenti importanti, so che spendere non significa automaticamente far bene ma è comunque un dato incontrovertibile. Attenzione, non parto da questo presupposto per mettere le mani avanti ma solo per dire che il nostro primo pensiero dovrà essere tenere sempre l’Aquila lontana dalle parti basse della classifica poi vedremo cosa accadrà e di certo non ci tireremo indietro. In Eurocup vogliamo migliorarci rispetto al recente passato, in tal senso abbiamo allungato il roster in modo da non arrivare con la lingua di fuori ad appuntamenti che contano. In serie A e in coppa vorrò vedere sempre e comunque lo stesso atteggiamento, questo è un concetto che mi sta particolarmente a cuore».