cronaca

mercoledì 25 Settembre, 2024

Comprano un’auto in Francia con un assegno falso: trovati ad Avio e denunciati per truffa

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Ad avvertire le forze dell'ordine lo stesso venditore che dalla Loira aveva seguito il Gps installato nel mezzo fino in Trentino

Nel giorni scorsi i carabinieri di Rovereto hanno denunciato due cittadini di origine maghrebina per ricettazione di un’autovettura risultata compendio di truffa perpetrata in Francia.

Questi i fatti: nei giorni scorsi, in una cittadina nel cuore della Loira (Francia) ha avuto luogo una compravendita tra privati avente ad oggetto un’autovettura dal cospicuo valore economico; all’atto della consegna del veicolo, l’acquirente ha saldato la somma pattuita con un assegno circolare, ritirando il mezzo con relativa documentazione di acquisto, assegno che poi, a seguito di accertamenti bancari in sede di riscossione, si è rivelato essere scoperto e perciò la persona offesa ha proceduto a fare denuncia alla autorità francese.

Avendo ancora attivo sul veicolo in questione il sistema di rilevamento GPS, il cittadino francese ne è riuscito a tracciare la posizione, localizzandolo in Italia, nel basso Trentino, precisamente ad Avio.

Così, assieme a tre compagni di viaggio, lo sventurato venditore, con un’autovettura a noleggio, è partito dalla Loria francese alla volta della cittadina sita nella bassa Vallagarina dove di fatto risultava posizionato il veicolo.

Dopo aver viaggiato tutta la notte per oltre 1200 km, nella prima mattinata del giorno dopo è giunto in Avio, dove appunto ha trovato il mezzo in ottime condizione e regolarmente parcheggiato; a quel punto ha allertato subito i carabinieri.

Sul posto, i militari hanno eseguito speditivi accertamenti che hanno consentito di individuare due uomini quali possessori del veicolo, ed hanno rinvenuto le chiavi ed i documenti di compravendita del veicolo in questione, sui quali uno dei due risultava acquirente per mano di un venditore di una concessionaria francese al quale aveva pagato in contanti la somma prevista, senza però riuscire a documentare il passaggio monetario e senza aver ancora perfezionato l’immatricolazione del veicolo (per la definizione della proprietà del veicolo è necessario trascriverne il passaggio nei pubblici registri automobilistici).

La versione fornita dai due non è risultata credibile e pertanto venivano deferiti alla locale Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione ed il veicolo sottoposto a sequestro per le verifiche del caso e per l’eventuale successiva restituzione all’avente diritto.