Servizi
giovedì 18 Maggio, 2023
di Tommaso Di Giannantonio
Dichiarazioni di nascita, iscrizioni all’asilo nido, autorizzazioni per il transito in Ztl, permessi per la raccolta funghi. Entro la primavera 2024, questi e molti altri servizi o certificati saranno tutti online. Non servirà più prendere appuntamento all’ufficio comunale. Basterà un pc o uno smartphone. In tutto il Trentino. Su 166 Comuni, infatti, ben 164 hanno aderito al progetto promosso dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). L’intervento vale 27,7 milioni di euro.
Per calare a terra il progetto la Provincia si è affidata alla sua società di sistema Trentino digitale, che ha lavorato a braccetto con il Consorzio dei Comuni trentini, rappresentato ieri in conferenza stampa da Paride Gianmoena. Complessivamente Trentino digitale, attraverso l’area interna Enti locali, attiverà nei Comuni oltre 7mila servizi. In concreto, i municipi avranno nuovi siti e sistemi informatici avanzati. Per le attività di segreteria, tributi, ufficio tecnico, anagrafe e rapporti con il sindaco, ci sarà uno sportello online. Trentino digitale, presieduta da Carlo Delladio, si occuperà di tutte le 756 domande di candidatura presentate dai Comuni e ammesse a finanziamento.
Entrando nel dettaglio sono 7 le aree di finanziamento. La prima riguarda il miglioramento del sito web e dei servizi digitali già attivati per i cittadini (161 Comuni finanziati per un totale di 15 milioni). La seconda area, l’attivazione del sistema di identificazione tramite Spid, Cie e eIDAS (164 Comuni per 2,3 milioni). La terza, l’attivazione della connessione dei database comunali alla piattaforma nazionale digitale (162 Comuni per 2 milioni): così, ad esempio, se l’Inps ha bisogno di un dato non dovrà più fare richiesta al Comune. La quarta, l’adozione dell’App Io (159 Comuni per quasi 1 milione), che permette al cittadino di monitorare lo stato delle pratiche, così come oggi possiamo monitorare la spedizione di un pacco. La quinta, la migrazione dei sistemi interni comunali al Cloud (120 Comuni per 7,4 milioni). La sesta, l’adozione di PagoPa per i pagamenti digitali (7 Comuni per 116mila euro). La settima, infine, riguarda l’integrazione dei servizi digitali alla piattaforma delle notifiche digitali (5 Comuni per 134mila euro).
Le Comunità che hanno ricevuto più finanziamenti sono le Giudicarie (3 milioni e 271mila euro), la val di Non (3 milioni e 266mila euro), la Vallagarina (3 milioni e 243mila euro) e l’Alta Valsugana e Bernstol (2 milioni e 944mila euro). «Siamo riusciti a far diramare bene le risorse su tutto il territorio: sarebbe ora di smettere di parlare di smart city e iniziare a parlare di smart territory», ha considerato Walter Merler, responsabile dell’area Enti locali di Trentino digitale. «Per il Trentino — ha commentato l’assessore allo sviluppo economico, Achille Spinelli — il Pnrr non è una criticità, ma un’opportunità: sia chiaro a tutti che il percorso quando è ben preparato riesce a vedere il successo». La road map prevede la scadenza entro la primavera del 2024. «Nei prossimi anni — ha aggiunto Merler — ci immaginiamo che, finito questo avvio, nelle casse dei Comuni rimarranno oltre 10 milioni da spendere per ulteriori servizi».
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