Il fatto

lunedì 6 Febbraio, 2023

Con un’ascia spacca le vetrate dell’hotel dove lavora la moglie, arrestato dai carabinieri

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L'episodio risale a marzo 2022. Il 47enne era ai domiciliari ma si rifiutava di aprire la porta ai carabinieri
Carabinieri Malè

Risale al mese di marzo dello scorso anno la vicenda di un uomo che, notando la propria moglie nella reception di una struttura alberghiera della val di Sole, l’aggrediva ingiuriandola e minacciandola. Alcune persone presenti erano intervenute in difesa della donna, riuscendo ad allontanare l’aggressore e richiedendo l’immediato intervento dei carabinieri. Non contento, l’uomo era ritornato subito dopo davanti all’albergo armato di un’ascia, con la quale infrangeva le vetrate della porta di ingresso, dandosi alla fuga e venendo repentinamente bloccato a Malè da una pattuglia  che, perquisendolo, lo trovava in possesso di una bomboletta spray urticante. Dopo aver ricostruito i fatti con la Procura della Repubblica di Trento, i Carabinieri delle Stazioni di Rabbi e Malè, intervenuti, avevano poi arrestato il 47enne di origine romena, residente in Val di Sole, eseguendo una misura cautelare personale emessa dal Tribunale di Trento, che poneva fine ad una serie di violenze domestiche commesse nei confronti della coniuge, con cui era in atto un procedimento di separazione. Erano stati raccolti circostanziati elementi probatori sulla responsabilità penale dell’uomo in merito ai maltrattamenti patiti nel tempo dalla donna, connotati da episodi di violenza psicologica ed economica, fino a sfociare nell’atto di violenza commesso presso l’albergo.

Sottoposto agli arresti domiciliari, però, venivano riscontrati dai carabinieri della stazione di Malè diversi episodi di violazione delle prescrizioni imposte dall’autorità giudiziaria, tra cui l’obbligo di aprire sempre la porta alle pattuglie incaricate di controllarlo e di essere collaborativo nel consentire ai militari di verificare costantemente l’osservanza del provvedimento restrittivo.

È così che le segnalazioni inoltrate alla procura della Repubblica ed al giudice per le indagini preliminari hanno fatto aprire le porte del carcere di Trento, dove l’arrestato è stato condotto due giorni fa dai Carabinieri di Malè che hanno dato esecuzione alla misura cautelare più restrittiva.