Estate
martedì 9 Maggio, 2023
di Redazione
C’è preoccupazione da parte di Fiepet-Confesercenti del Trentino intorno al rischio che l’intervento estivo possa subire un brusco taglio. A lanciare l’allarme è stato il presidente Massimiliano Peterlana che ha spiegato: «La normativa su autorizzazioni e sicurezza non riguarda i piccoli trattenimenti musicali occasionalmente tenuti nei pubblici esercizi». Sulla questione è intervenuto, per l’appunto, anche l’Ufficio Legislativo e Affari Giuridici della Confesercenti Nazionale.
«Nulla di fatto e, malgrado le promesse di Provincia e Comune di Trento, rimane il caos burocratico nell’organizzazione di concertini e piccoli eventi all’aperto per i pubblici esercizi» prosegue il presidente Fiepet-Confesercenti del Trentino.
Secondo quanto spiegato in una nota dell’ente, la questione riguarderebbe la musica e il piccolo intrattenimento all’esterno dei pubblici esercizi regolato da una legge nazionale (l’art. 7, comma 7 sexies, della Legge del 24.02.2023 n. 14) che estende la vigenza delle disposizioni sino al 31 dicembre 2023 del decreto legge n. 76/2020 art. 38 bis in materia di semplificazioni per la realizzazione di spettacoli dal vivo destinati ad un massimo di 1.000 partecipanti.
«La disposizione equipara micro-eventi di un pubblico esercizio ai grandi eventi – spiega Peterlana – in questo modo la piccola attività di intrattenimento esterno di un bar deve seguire le stesse trafile burocratiche di autorizzazioni e di sicurezza di un concerto. Ciò significa che per i piccoli intrattenimenti musicali devono essere disposte autorizzazioni particolari sulla base di certificazioni redatte da professionisti iscritti ad albi specifici. Un iter complesso e costoso autorizzato dalla polizia amministrativa della Pat».
La questione era già stata evidenziata da Confesercenti del Trentino ed era finita sulle scrivanie delle autorità competenti di Comune e Provincia che, già ad aprile, si erano presi l’impegno di rivedere i parametri nazionali. «Invece siamo punto e a capo – afferma Peterlana – Nonostante le promesse al momento niente è cambiato. Questa legge del 2020, prorogata in via sperimentale fino a dicembre 2023, deve essere modificata. La norma di cui si parla non riguarda i piccoli trattenimenti musicali occasionalmente tenuti nei pubblici esercizi, per i quali già vigono norme di semplificazione tali da non implicare ulteriori interventi agevolativi».
A dirlo anche Ufficio Legislativo e Affari Giuridici della Confesercenti Nazionale che evidenzia come l’art. 38-bis del DL n. 76/2020, convertito in legge n. 120/2020, la cui efficacia è stata differita al 31 dicembre 2023, non ha alcuna influenza sui piccoli intrattenimenti che si tengono nei pubblici esercizi.
«Sarebbe un peccato – conclude Peterlana – gestire una stagione estiva alle porte in queste condizioni. E non si tratta solo di turismo ma di abitare le proprie città, i propri quartieri, creare, promuovere e facilitare quella vita di comunità che anche la politica e le amministrazioni auspicano».
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