gli appuntamenti
venerdì 1 Novembre, 2024
di Jessica Pellegrino
Concerti che si fanno ricerche e spettacoli con cui ripercorrere le scelte dei Giusti. Anche in questo primo finesettimana di Novembre a scandire le giornate di grandi e piccini ci pensano tante proposte per gli amanti della musica e dello spettacolo.
Partiamo da Pergine Valsugana per scoprire “Parole di Faber”. Venerdì, alle 17 e alle 21, il Teatro Comunale batte al ritmo delle canzoni di Fabrizio De André. Un’occasione per rivivere l’essenza delle leggendarie performance del cantautore italiano e le sue collaborazioni indimenticabili.
Ci spostiamo poi a Trento grazie alla rassegna Trento Musicantica che sabato, alle 20:30 nella Sala G. Gerola del Castello del Buonconsiglio, vede esibirsi Costanza Leuzzi e l’Egal Ensemble in un repertorio volto a riscoprire una figura di cui si sa ancora poco: quella di Elizabeth Turner.
“La brillante Miss Turner” è infatti un concerto che permette di addentrarsi in un repertorio di rarissima esecuzione ed avvicinarsi alla figura di questa compositrice inglese: cantante, cembalista e compositrice inglese attiva a Londra nella prima metà del Settecento.
Nonostante fosse un’artista di spicco nella sua epoca, con una grande carriera come cantante e clavicembalista, oggi la sua musica è ancora inedita e poco eseguita. Il tutto parte dal lavoro di ricerca della clavicembalista Costanza Leuzzi che, oltre a far rivivere le sue partiture, ne racconta la storia coinvolgendo il pubblico tra le pagine della sua biografia. Con Leuzzi ci sono i componenti dell’ensemble ovvero Matteo Rozzi, violino, Sara Pozzato, traversiere, Francesco Maria Cataldo, viola da gamba e violone e Elena Di Marino, soprano.
Sono invece due le serate curate dall’Associazione Culturale Euritmus dedicate al “Requiem di Giuseppe Verdi”. Ad esibirsi ci sono l’Orchestra sinfonica delle Alpi diretta da Maurizio Postai, il Coro Laboratorio musicale di Ravina e la Corale Monteverdi di Cles. A loro si affiancano la soprano Claudia Urru, la mezzosoprano Serena Romanelli, il basso Alessandro Abis e i tenori Alfonso Zambuto e Filippo Nardin.
La partitura, composta nel 1874, esattamente 150 fa, in memoria di Alessandro Manzoni, è un capolavoro del romanticismo musicale italiano. L’opera, eseguita da un vasto ensemble di solisti, coro e orchestra, è un esempio straordinario di come la musica possa trasmettere emozioni intense e universali. Un’occasione unica per immergersi nella storia della musica e apprezzare la genialità di uno dei più grandi compositori di sempre.
Le date da segnare in agenda sono venerdì alle 20:30 nella chiesa parrocchiale di Tione di Trento e domenica, alle 17, nella chiesa di S. Francesco Saverio di Trento.
La Villa romana di Orfeo di Trento ospita invece “La lira d’Orfeo”. Un percorso tra miti, metamorfosi e letteratura che spazia da Ovidio a de Medici, da Marino a Pavese. Un racconto in cui le note di Ubaldo Rosso, con i suoi flauti, tuoni, tamburi e viola da gamba, accompagnano la voce recitante di Elena Zegna. L’appuntamento è per domenica alle 20.
Spazio anche al Teatro. Sabato, alle 20:45, sul palco del Teatro di Meano sono pronti a salire Marianna Esposito con Liliana Benini, Andrea Bonfanti, Marianna Esposito, Karun Grasso e Francesca Ricci impegnati in “Dalla parte Giusta. La scelta degli uomini giusti”.
Il collettivo milanese diretto da Esposito presenta un progetto che parla di pace attraverso le storie di dieci Giusti del passato ovvero Luz Long, Gino Bartali, Rita Atria, Khaled Al-Asaad, Pietro Bartolo, Irena Sendler, Milena Jesenska, Etty Hillesum, Dang Thuy Tram e Miep Gies raccontati nel momento cruciale della loro vita: quello della scelta che cambia per sempre la loro esistenza.
Un’iniziativa di teatro e impegno civile che parla di pace attraverso le loro storie di uomini e donne normali che hanno agito, spesso a rischio della propria stessa vita, per salvare esseri umani da genocidi, persecuzioni, guerre, fame, umiliazioni. Si sono ribellati alla mafia, hanno custodito l’arte, nascosto persone, aiutato migranti, accolto profughi. Spesso contro la legge dominante, in situazioni in cui legge non significava giustizia.
Storie di cui si vuole tenere viva la memoria e l’esempio di persone che hanno creduto che un mondo differente si può costruire, e che farlo è responsabilità di chiunque.
Anche i riflettori del Teatro Zandonai di Rovereto si accendono su un racconto fatto personale ed intenso. Alle 20:30 il sipario si alza su “L’origine del mondo. Ritratto di un interno” con Concita De Gregorio, Carolina Rosi e Mariangeles Torres – rispettivamente, mamma, figlia e nonna. Largo qui al riallestimento di un testo che, a quindici anni dal suo debutto, si conferma un classico teatrale dei nostri tempi.
Tre donne, tre voci, tre generazioni a confronto sono protagoniste di un ritratto, intimo e complesso, dello stato d’animo più diffuso al mondo: la depressione.
Sullo sfondo di un interno quotidiano disfunzionale, che muta anche gli elettrodomestici in oggetti fuori controllo, prendono forma le ironiche contraddizioni dei legami familiari che accompagnano Concita, Carolina e Mariangeles nella loro solitaria, dolorosa ricerca di un equilibrio interiore e di un posto nel mondo.
Non mancano poi le idee per le famiglie. Venerdì il Festival dei Piccoli di Rovereto propone, in doppia replica, “3 Porcellini”.
In questa versione originale e musicale, prodotta da Fondazione Aida e diretta da Massimo Lazzeri, i simpatici porcellini non si limitano a sfuggire al lupo, ma incontrano nuovi personaggi – come la nonna di Cappuccetto Rosso – e si lanciano nella loro passione per la musica, formando la “Pig Band”!
Tra ritmo country e rock, non mancano colpi di scena e incontri sorprendenti, per un finale davvero inaspettato. Uno spettacolo ideale per i bambini dai 3 anni in su con Fabio Slemer, Riccardo Carbone e Emanuele Sbarbaro.
Tante le pièce in cartellone per domenica. Tra queste, al Teatro S. Marco di Trento, le tre repliche di “La casetta della Pimpa” in programma alle 10:30, alle 15:30 e alle 17:30.
La Compagnia Liberipensatori riprende qui le avventure del cagnolino tanto amato dai bambini italiani, nato dalla penna di Altan nel maggio del 1975, e tutto il suo magico mondo fatto di teneri animali e oggetti dotati di vita propria.
Per Altan l’infanzia è un luogo incantato dove tutto è possibile, come andare sulla luna e tornare in tempo per coricarsi, la sera, nel proprio lettino.
La Pimpa di “Liberipensatori Paul Valery” si trasforma, così come i suoi compagni di avventura, in un delizioso pupazzo. Il tutto ambientato in una scenografia di due metri per due, morbidamente rivestita di soffice e colorata gommapiuma, che ruota su se stessa… per poi aprirsi all’improvviso, trasformandosi in un fondale di circa cinque metri. Grazie a questo gioco scenografico, la facciata della casetta cede il posto a un allegro e variopinto paesaggio.
Spazio poi alla rassegna “Teatro a gonfie vele” che porta sul palco del teatro parrocchiale di Dro, domenica dalle 16:30, lo spettacolo della compagnia Madame Rebiné “Il Gran Ventriloquini” di e con Max Pederzoli. Il Gran Ventriloquini è un artista in decadenza capace solo di raccontare brutte barzellette, che grazie allo stimolo dei suoi pupazzi riuscirà a rinnovarsi. Virtuosismo e risate diventano un veicolo per parlare dell’amicizia e dell’importanza del dialogo democratico all’interno di un gruppo.
Infine, a Lavis, il Teatro Auditorium, domenica alle 16 va in scena “Pinocchio” della Compagnia Teatro del Drago interpretato dagli attori Roberta Colombo, Andrea Monticelli, Mauro Monticelli e Fabio Pignatta.