Il concorso

domenica 7 Maggio, 2023

Concorso Cori Pigarelli, la finale e il concerto «Zari, le montagne e l’amore»

di

Grande successo per il passaggio di consegne tra il coro di Arco e quello di Pergine

Il Concorso nazionale per cori maschili Luigi Pigarelli è in corso e si chiude oggi pomeriggio.

Ha preso il via sabato e si concluderà  questo pomeriggio nel teatro comunale di Pergine il concorso nazionale per cori maschili “Luigi Pigarelli” promosso dalla Federazione Cori del Trentino. Il Trentino sarà rappresentato da sei formazioni: il Coro Voci del Bondone di Sopramonte, il Coro Sass Maor di Primiero, il Coro Croz Corona di Campodenno e il Coro S. Ilario di Rovereto e i cori Genzianella di Roncogno e Genzianella di Tesero. Saranno invece 12 i cori provenienti da altre 5 regioni. La Sardegna sarà rappresentata dal coro Istelotte di Dorgali (Nuoro), il Piemonte dal coro Cai Uget di Torino, dal coro Alpino La Bissòca di Villanova d’Asti, dal coro La Rupe di Quincinetto (Torino), dal coro Alpino Ana di Domodossola (Verbania), La Valle d’Aosta del Coro Verrès (Aosta), La Lombardia dal coro Cai di Sondrio e dal coro Ai Preat di Busto Arsizio (Varese) e infine il Veneto dal Gruppo Solo Voci di Feltre (Belluno), dal Coro Valdobbiadene (Treviso), dal coro Ciclamino di Marano Vicentino, dal coro Voci del Pasubio di Isola Vicentina.

I 18 cori in gara si esibiranno davanti al pubblico e alla giuria dapprima per 20 minuti nel corso delle prime tre mezze giornate riservate alle semifinali. La prima semifinale è prevista la mattina di sabato 6 maggio a partire dalle 10.00 con i canti proposti dal Coro Genzianella di Roncogno, dall’Associazione Culturale Coro Istelotte di Dorgali, dal Gruppo Solo Voci di Feltre, dal Coro Voci del Bondone di Sopramonte e dal Coro Valdobbiadene. Sabato pomeriggio si ripartirà alle 15.00 con il Coro Genzianella di Tesero, il Coro Ai Preat di Busto Arsizio, il Coro S. Ilario di Rovereto, il Coro Alpino La Bissòca di Villanova d’Asti, il Coro La Rupe di Quincinetto e il Coro Alpino ANA di Domodossola, il Coro C.A.I. Sondrio e il Coro Verrès. La seconda semifinale sarà aperta domenica 7 maggio alle 10.00 dal Coro Sass Maor di Primiero, seguito dal Coro CAI Uget di Torino, dal Coro Ciclamino di Marano Vicentino, dal Coro Croz Corona di Campodenno e dal Coro Voci del Pasubio di Isola Vicentina.

La finale del concorso Pigarelli andrà in scena da questo pomeriggio alle 15.30 con le esibizioni dei cori selezionati dalla giuria presieduta da 5 esperti riconosciuti in campo nazionale (Angelo Foletto, Chiara Biondani, Stefano Da Ros, Mirko Ferlan e Franca Floris). Alle 18.00 è prevista la proclamazione del vincitore nonché del secondo e del terzo classificato, seguita dalla consegna di sei premi speciali (per la migliore esecuzione di un brano di Pigarelli, per la migliore esecuzione di un brano scritto dopo il 2000, per il miglior progetto, del premio “Città di Pergine”, del premio “Federazione Cori del Trentino” e del premio per la migliore esecuzione di un brano di un compositore italiano vivente messo in palio dalla Feniarco (Federazione italiana associazioni regionali corali).

Ieri sera lo spettacolo gratuito: Zari, le montagne e l’amore

Il Coro di Arco

Il Coro di Arco

Successo e partecipazione per l”esibizione fuori concorso dei cori Castel Sat Arco e Castel Pergine, in un ideale passaggio del testimone fra la località di Arco, che ha ospitato le prime tre edizioni del “Pigarelli”, e Pergine Valsugana, location di questa edizione. I canti dei due gruppi fungeranno da “tappeto musicale” dei quadri scelti e recitati da Mattia Fabris per descrivere la parabola esistenziale di Antonia Pozzi (Milano 1912-1938), poetessa della montagna, donna sensibile e fragile ma al contempo moderna e anticonformista. Nella seconda parte della serata le fa eco Zari, donna iraniana coraggiosa e contemporanea. In un cortometraggio gentilmente concesso dal Trento Film Festival (Premio Amelia De Eccher – Ed. 2022)il regista Arman Gholipour Dashtaki racconta la storia di questa donna che dopo essere stata costretta a sposarsi per due volte, la prima a undici anni, decide di lottare giorno per giorno per definire e creare il suo unico e particolare spazio di libertà. Una serata di storie di montagna e storie di donne, un omaggio a due signore diverse tra loro ma verosimilmente vicine, due donne che affrontano la montagna come una palestra insuperabile per l’anima e per il corpo.