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venerdì 24 Novembre, 2023

Consiglio provinciale, la prima seduta sospesa dopo il giuramento: tutto rimandato al 30 novembre

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Tra i banchi della Giunta la consigliera Giulia Zanotelli che dovrà dimettersi nei prossimi giorni per rivestire ufficialmente il ruolo di assessore «tecnico»

La prima seduta del Consiglio provinciale della diciassettesima legislatura ha visto il giuramento da parte dei Consiglieri. Dopo la richiesta della maggioranza rappresentata dalle parole dell’assessore Tonina, vista l’assenza di candidature per la figura di presidente del Consiglio, la presidente provvisoria Lucia Coppola ha sospeso la seduta. Si tornerà in Aula il 30 novembre alle 10.00.

Tra i banchi i neo assessori di Fratelli d’Italia Francesca Gerosa e Claudio Cia che, però, si sono seduti tra i consiglieri provinciali. A figurare, invece, nella sezione dedicata agli assessori la consigliera Giulia Zanotelli, che stamani ha giurato da consigliera provinciale ma che dovrà dimettersi nei prossimi giorni per rivestire ufficialmente il ruolo di assessore «tecnico» affidatole dal governatore Fugatti.

La presidente Coppola: il ricordo di Giulia Cecchettin
A presiedere i lavori è stata, in veste di presidente provvisoria, Lucia Coppola (Alleanza Verdi e sinistra) che si è detta onorata di aprire la seduta del Consiglio, votato democraticamente dai cittadini il 22 ottobre (discorso completo in allegato).
Le elezioni, ha ricordato, sono state caratterizzate da due eventi significativi: uno positivo, il notevole aumento delle consigliere donne (da 9 della scorsa legislatura a 14), e uno negativo, rappresentato dalla forte diminuzione dei e delle partecipanti al voto. Coppola ha ricordato che tutti dovranno impegnarsi, nei diversi ruoli politici, in questa legislatura per far tornare nel popolo trentino maggior fiducia nelle istituzioni rappresentative e nella partecipazione popolare. La presidente provvisoria ha quindi espresso il suo miglior augurio di buon lavoro per il bene del Trentino, sia alla maggioranza, sia all’opposizione. Ha citato le responsabilità derivanti dall’articolo 116 della Costituzione e dallo Statuto di Autonomia, quindi ha ricordato che domani, 25 novembre, sarà la Giornata
internazionale contro la violenza sulle donne. Ha in questo senso voluto esprimere vicinanza alla famiglia di Giulia Cecchettin a quelle di tutte le 106 donne che nel 2023 hanno perso la vita per mano maschile. Coppola ha parlato del femminicidio come di un fenomeno strutturale non emergenziale, in continuo aumento, che non è un destino ineluttabile, ma un fenomeno culturale che chiede pene certe, ma soprattutto prevenzione. La presidente ha detto di non voler chiedere un minuto di silenzio perché questo è il momento del rumore per Giulia e per le altre donne. Ha esortato al ripristino dei corsi di educazione all’affettività nelle scuole, a far in modo
che dal Consiglio scaturiscano azioni politiche generative di uguaglianza e diritti per le donne. «Sarò l’ultima voce del vento, sarò l’ultima e questo è il mio canto, sarò l’ultima donna violata, sarò l’ultima donna ammazzata», ha citato.

Demagri: una ricomposizione passi dal confronto con le minoranze
Paola Demagri (Casa autonomia.eu) ha espresso l’auspicio di un lavoro serio e sereno per i prossimi cinque anni. Ha ringraziato la presidente Coppola per aver ricordato, prima del giuramento, gli eventi che hanno sconvolto il Paese negli scorsi giorni: per un attimo si è lasciata la politica al di fuori di ciò, anche se la politica dovrà occuparsi di queste questioni. Demagri ha detto di aver apprezzato le parole di Tonina sul metodo. Ha auspicato che anche le persone rielette cambino il loro metodo, utilizzato nella scorsa legislatura. La maggioranza ha deciso che oggi non si procede, che serve ancora tempo, ha aggiunto Demagri. Le giornate, ha detto la consigliera,
sono di 24 ore, le possibilità di incontrarsi non sono mancate; forse c’è la non volontà di produrre effetti immediati sul Trentino e questo dispiace. Oggi si è offre per Demagri uno spettacolo indegno per i Trentini. Ha descritto come una scelta indecorosa quella di Zanotelli di sedere negli scranni della Giunta. Ha detto invece di apprezzare la coerenza degli altri due assessori che hanno deciso di sedersi in altro luogo. Si è detta indignata per quello che accade in questi giorni e ha auspicato una ricomposizione che passi anche per il confronto con le minoranze.