politica
giovedì 20 Marzo, 2025
Consiglio regionale, stravolto il disegno di legge sulla parità: in giunta basta una sola donna
di Redazione
Con un emendamento è stata eliminata dalla proposta originaria la frase che imponeva la rappresentanza femminile in Giunta regionale proporzionale a quella in Consiglio

Stravolto il disegno di legge della minoranza che chiedeva di aumentare la presenza femminile in giunta regionale. Per la maggioranza basta una sola donna. Brigitte Foppa, consigliera regionale e prima firmataria del disegno di legge, commenta così: «Non è andata come speravamo». Intervengono con una dura lotta anche le Donne Democratiche. «E’ stata votata a maggioranza una legge che fotografa ciò che già avviene da oltre trent’anni— scrivono in una nota— Questo è il lasso di tempo nel quale una donna è sempre stata presente nella giunta regionale».
Boicottato
Il disegno di legge già approvato all’unanimità in Commissione legislativa regionale lo scorso 13 giugno, ieri è stato discusso e approvato anche in aula. Nella pratica, però, si rivela una sconfitta. Brigitte Foppa chiarisce: «Con un emendamento è stata eliminata dalla nostra proposta originaria la frase che imponeva la rappresentanza femminile in Giunta regionale proporzionale a quella in Consiglio. Di fatto, ha ridotto questa rappresentanza a una sola donna. Ecco perché abbiamo votato contro il nostro stesso disegno di legge. Vogliamo dare un chiaro segnale: questa non è una soluzione dignitosa per le donne e non basta». Infatti, il ddl recita che «La Giunta regionale deve essere composta da rappresentanti di entrambi i generi». Ogni riferimento a una rappresentanza proporzionale al Consiglio è stato eliminato. Il ddl aveva raccolto il consenso, oltre che del Gruppo Verde con Foppa, Rohrer, Oberkofler e Coppola, anche di Rieder, Demagri, Maule, Calzà, Stanchina, Ploner Alex, Maule, Calzà, Stanchina, Ploner Alex, Köllensperger, Malfer, Maestri, Parolari, Franzoia, Ploner Franz, Manica, De Bertolini, Repetto, Valduga e Zanella. Non è stato sufficiente. «La parità di genere è necessaria e va sostenuta. Troppo spesso le donne vengono semplicemente dimenticate e quello che è successo oggi lo conferma— contSiamo nel 2025 ed è vergognoso dover ancora constatare che le donne sono solo accessorie a una politica maschile e maschilista. Una donna non basta! Ecco il risultato di questa alleanza di maggioranza che, facendoci credere di essere progressista, in realtà ci riporta tutti agli Anni ‘50. È palese che la SVP abbia boicottato la nostra legge. Oggi abbiamo ottenuto un’amara sconfitta travestita da successo. Ma non è stato altro che un contentino».
«Vergognosa giravolta»
Le Donne Democratiche non ci stanno e puntano il dito alla Svp. In una nota scrivono: «Vergognosa la giravolta dell’SVP che, per mere questioni legate alle dinamiche interne della sua maggioranza, ha sostenuto l’emendamento proposto da Stefania Segnana della Lega». A loro avviso è una strategia per affossare il ddl presentato da Foppa dei Verdi. «La legge così come approvata sancisce ciò che nella nostra società, per fortuna, è già
pensiero consolidato e cioè che anche nella Giunta Regionale devono essere rappresentati entrambi i generi— continuano— E’ stata votata a maggioranza una legge che fotografa ciò che già avviene da oltre trent’anni». Secondo le Donne Democratiche era necessario guardare oltre. «Si doveva prevedere una maggiore rappresentanza, proporzionale alla presenza in Consiglio».
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