Il lutto
domenica 23 Luglio, 2023
di Simone Casciano
«Abbiamo perso una grande persona, generosa e di grande passione. Che viveva le battaglie che portava avanti come ingiustizie a cui opporsi e trovare soluzione», parole di Flavio Corradini che con la voce rotta ricorda l’amico e compagno di tante battaglie al comitato di difesa dei consumatori di Trento, Paolo Cunego scomparso nella giornata di venerdì. Cunego aveva 73 anni, lascia la moglie Alessandra, la figlia Annalisa e i suoi nipotini a cui negli ultimi anni si era dedicato con l’amore di un «nonno felice» e con quella passione che per anni aveva dedicato alla difesa dei consumatori e degli utenti. Nato nel 1950 e cresciuti ai «casoni» tra via Perini e via Vittorio Veneto, Paolo Cunego per anni era stato uno dei volti nelle lotte per i consumatori. Era stato lui assieme a Flavio Corradini a guidare per tanto tempo il Comitato di difesa dei consumatori di Trento.
«Abbiamo collaborato fianco a fianco per tanti anni – ricorda Corradini – Nonostante avessimo due caratteri diversi, siamo diventati grandi amici. Era una persona solare e trasparente». A guidare il suo impegno un forte senso di giustizia. «Paolo non aveva una formazione tecnica, quindi si muoveva sulla base di quelle che percepiva come ingiustizie e contro cui lottava mettendoci anima e corpo». Un lavoro, quello di Flavio e Paolo al comitato, sempre fatto su base volontaria. «Per 15 anni abbiamo portato avanti l’associazione insieme. Un impegno che richiedeva molto tempo e molta passione. Da quando Paolo era in pensione, questa attività di volontariato era diventata un vero e proprio lavoro per lui». Negli ultimi anni aveva allentato l’impegno «spostando quell’umanità e quella passione sui nipoti. L’ultima volta che ci siamo sentiti, l’ho visto proprio come un nonno felice». L’impegno di Paolo Cunego è stato fondamentale per la nascita del Centro di ricerca e tutela dei consumatori e degli utenti di Trento (Crtcu).
«Ho iniziato proprio facendo il servizio civile presso il comitato nel 1997 – ricorda Carlo Biasior direttore del Crtcu – Ai tempi l’obiezione di coscienza era ancora controllata dall’esercito e Cunego era un militare. Ricordo che un giorno arrivò nella sede in via Belenzani con la divisa e il basco e fece finta di essere lì per un controllo spaventando a morte me e il collega. Tenne in piedi la farsa per 10 minuti buoni prima di svelarci lo scherzo. Ci mettemmo tutti a ridere e cominciò lì la nostra amicizia». Erano anni quelli in cui l’attenzione sui diritti dei consumatori cresceva costantemente. «Era un combattente, una persona squisita e di gran cuore. Ci dava sempre una mano anche nell’ultimo periodo quando si era un po’ allontanato dall’attività».
Tra le sue battaglie, Cunego aveva sempre posto molta attenzione al tema dei prezzi e della grande distribuzione organizzata, denunciando le grandi speculazioni che portavano grandi introiti alle multinazionali indebolendo il potere di acquisto delle famiglie. Un tema tornato di estrema attualità in questi ultimi 24 mesi di forte inflazione. «Cunego è stata una pietra miliare per i consumatori trentini e per i loro diritti – dice Francesco Marcazzan del Crtcu – Sulla grande distribuzione è sempre stato un passo avanti a tutti nel comprendere cosa era meglio per i consumatori e nel difendere i loro diritti. Io ho cominciato con lui e Flavio nel 2004, e da loro ho imparato davvero tanto».
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