La novità
giovedì 27 Luglio, 2023
di Redazione
Approvata a fine luglio, a Roma dal Consiglio dei Ministri, alla presenza del Presidente della Regione e della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, la norma di attuazione in materia di certificazione dei contratti collettivi del personale a ordinamento regionale e provinciale. Da quanto spiegato dalla Regione, dopo il giudizio di parifica dello scorso anno che, per la prima volta dal 2005, poneva il tema dell’applicabilità anche ai contratti collettivi relativi al personale ad ordinamento regionale e provinciale della disciplina statale relativa alla certificazione dei contratti collettivi, contenuta nel decreto legislativo 165 del 2001, la Regione e le due Province autonome si sono immediatamente attivate per assicurare che la Corte dei conti potesse esercitare questa tipologia di controllo anche sul nostro territorio, nel rispetto delle prerogative dell’autonomia. Per questo, spiegano ancora dalla Regione, è sorta una necessità: quella di procedere a una modifica del Dpr 305 del 1988, che in questo contesto regola i controlli della Corte dei conti, inserendo una specifica disposizione in riferimento alla certificazione dei contratti. «L’iter della norma di attuazione è stato il più celere possibile – ha spiegato il Presidente Fugatti – per questo ringrazio l’organo paritetico, i Ministeri che hanno rilasciato i pareri necessari e le sezioni riunite della Corte dei conti che, a loro volta, si sono espresse positivamente sulla proposta normativa con la massima tempestività. Siamo soddisfatti perché con questa norma tecnica di attuazione portiamo in capo alla nostra autonomia le competenze decisionali su questo tema». Il vicepresidente della Regione e Presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher ha poi dichiarato: «Per noi era importante regolare questa materia con una norma di attuazione da parte del Governo anche per ribadire che la certificazione dei contratti collettivi deve essere regolata dallo statuto di attuazione dell’autonomia e non da una normativa statale. Riteniamo inoltre positivo avere anche il parere della Corte dei Conti su questa materia».