Vallarsa

domenica 18 Febbraio, 2024

Corno Battisti, dopo 40 anni riaprono le gallerie per la cima

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Tornano visitabili i tunnel della Grande Guerra

Vallarsa Il Monte Corno Battisti, in Vallarsa, deve il suo nome alla cattura, nel luglio del 1916, di Cesare Battisti. L’occhio del Pausbio sulla Vallarsa in eredità alla contemporaneità ha lasciato una trama di gallerie sotterranee frutto del lavoro dei soldati italiani e di quelli austriaci durante la Grande Guerra che qui ha visto numerosissime azioni proprio per la postazione strategica che i trecento metri del Corno Battisti rappresentavano sulla vallata. Alcune di queste gallerie erano visitabili fino a una quarantina di anni fa, poi alcuni crolli nei punti più fragili della ragnatela di scavi interni alla montagna hanno costretto a fermare le visite per ragioni di sicurezza. Fino ad oggi. O meglio, fino al prossimo settembre, quando grazie al lavoro dei tanti volontari dell’associazione Pasubio 100 anni si potrà ritornare a visitare le gallerie che costarono così tante vite durante il conflitto. «I soldati italiani costruirono le gallerie con l’ intenzione di far saltare la sommità, perché non riuscivano a riconquistarla – spiega Ettore Zendri, dell’associazione – poi riuscirono a catturare un soldato austriaco che rivelò loro come la cima non fosse presidiata da tante guardie, allora un manipolo di soldati italiani scalò la parete del monte e riuscì a conquistare il Corno Battisti. Nel 1918 furono collegate le gallerie alla base, di matrice italiana, con quelle alla sommità costruite dagli austrungarici. Ne mancava solo un piccolo tratto, in prossimità della volta, ed è questo che verrà sistemato e messo in sicurezza con delle centine, come quelle che si usano nelle miniere». I lavori per completare l’opera partiranno in estate per arrivare, poco dopo la metà di settembre, alla riapertura completa dell’affascinante trama di centinaia di metri di gallerie di mina e contromina nate per far saltare la sommità e che rimasero inutilizzate, snodandosi oggi nel cuore della montagna. L’associazione sta organizzando anche la possibilità di proporre delle visite guidate e ripercorrere le vicende storiche che hanno caratterizzato questa parte di territorio divenuta nota in particolare perché qui furono catturati gli irredentisti Cesare Battisti e Fabio Filzi, ma molto significativa perché teatro di numerosi e sanguinosi assalti che hanno mietuto migliaia di vittime, meno note ma non meno importanti, nel corso del conflitto mondiale.