salute

mercoledì 19 Giugno, 2024

Cos’è la dengue: sintomi e cure della febbre «spaccaossa» trasmessa dalle zanzare

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Come avviene l'infezione? Quando fare il vaccino? Tutte le domande e le risposte sulla malattia infettiva

Sono saliti a quattro i casi di Dengue in Trentino. Ma come si trasmette? Quali sono i sintomi?

La scheda della malattia

La dengue, detta anche «febbre spaccaossa» a causa della gravità dei dolori muscolari e articolari lancinanti che può causare, è una malattia infettiva tropicale causata da quattro varianti dello stesso virus (DEN-1, DEN-2, DEN-3, DEN-4) che si trasmette attraverso le punture di zanzare femmine della specie Aedes. È raro che persone contagiate muoiano, tuttavia ogni anno nel mondo si verificano decine di milioni di casi che provocano circa 20.000-25.000 decessi, soprattutto tra i bambini, quasi tutti in paesi tropicali come America Latina, Asia e Africa dove la malattia è endemica.

Come avviene il contagio?

Mangiare e bere insieme, condividere gli utensili non trasmette il virus della dengue. Il contagio avviene attraverso la puntura di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri.

Quali sono i sintomi?

Normalmente la malattia dà luogo a febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini.

Nell’80 % dei casi la dengue è asintomatica e i casi con sintomi febbrili spesso non vengono diagnosticati perché è necessaria la ricerca del virus o di anticorpi specifici in campioni di sangue.

Come si previene?

La misura preventiva più efficace contro la dengue consiste nell’evitare di entrare in contatto con le zanzare vettore del virus. Diventano quindi prioritarie pratiche come l’uso di repellenti, vestiti adeguati e protettivi, zanzariere e tende. Dato che le zanzare sono più attive nelle prime ore del mattino, è particolarmente importante utilizzare le protezioni in questa parte della giornata.

Come si cura?

Non esiste un trattamento specifico per la dengue, e nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in due settimane. Le cure di supporto alla guarigione consistono in riposo assoluto, uso di farmaci per abbassare la febbre e somministrazione di liquidi al malato per combattere la disidratazione. In qualche caso, stanchezza e depressione possono permanere anche per alcune settimane.

Esiste un vaccino?

A febbraio 2023, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha autorizzato l’utilizzo e la commercializzazione di Qdenga (Takeda), un vaccino tetravalente vivo attenuato per la prevenzione della malattia da Dengue causata da uno qualsiasi dei quattro sierotipi del virus. In Italia, il vaccino è stato raccomandato a partire dai 4 anni di età. Il vaccino si somministra in due dosi a distanza di tre mesi l’una dall’altra.