Biodiversità

giovedì 5 Ottobre, 2023

Costruzioni e strade in aree protette: il Trentino allontana la «sanzione» Ue

di

In provincia sono censiti 155 siti «Natura 2000». Ieri l’ok del Consiglio delle autonomie locali alla proposta di delibera della giunta su valutazione di incidenza ambientale

Nel 2014 la Commissione europea aveva avviato una procedura di infrazione nei confronti dello Stato italiano per alcune inadempienze rispetto alla direttiva Habitat, ossia la direttiva che mira a salvaguardare la biodiversità. Prima di realizzare costruzioni e sistemare strade nelle aree protette «Natura 2000» l’Italia non faceva le giuste valutazioni di incidenza ambientale. Tutte le Regioni hanno dovuto adeguarsi alle norme europee. «Ma il Trentino era uno dei pochi territori che non aveva ancora recepito le nuove linee guida», spiega Paride Gianmoena, presidente del Consiglio delle autonomi locali (Cal), che ieri ha espresso un parere favorevole alla proposta di delibera della giunta provinciale. Ultimo step prima dell’approvazione finale, probabilmente già nella prossima seduta.
Siti Natura 2000: cosa sono
In Trentino oltre un terzo del territorio è posto sotto tutela: dai grandi Parchi ai siti delle Dolomiti Patrimonio dell’umanità, dalla Biosfera Unesco fino alle aree Natura 2000 (si veda la mappa). I siti Natura 2000 sono aree destinate alla conservazione della diversità biologica presente nell’intero territorio dell’Unione europea, in particolare alla tutela di una serie di specie animali e vegetali ritenute meritevoli di protezione a livello continentale.
In Trentino ci sono 155 aree Natura 2000: nel dettaglio, 135 zone speciali di conservazione, 19 zone di protezione speciale e 1 sito di importanza comunitaria. Secondo i dati riportati nella seduta di ieri del Cal, questi siti hanno un’estensione complessiva pari a 176.183 ettari. In totale sono coinvolti 135 su 166 Comuni.


Il voto dei Comuni
Ieri gli stessi Comuni dovevano esprimersi sulla nuova disciplina di Valutazione di incidenza ambientale. Che altro non è che l’iter autorizzativo per alcuni interventi e attività di più frequente realizzazione nei siti Natura 2000: dalle attività edilizie alla posa di pannelli solari, ai tagli boschivi, al miglioramento dei pascoli, ai miglioramenti ambientali a scopo faunistico, agli interventi di manutenzione della viabilità forestale, alla manutenzione delle opere idrauliche e forestali, dei corsi d’acqua, dei sentieri, agli interventi di svaso, fino a manifestazioni e eventi.
La giunta provinciale ha individuato 12 schede di pre-valutazione tecnica per tutti questi interventi. Dodici schede che sono piaciute ai Comuni. Allo stesso tempo i sindaci hanno espresso l’auspicio che i vincoli e le nuove procedure di valutazione siano oggetto di una campagna di informazione e sensibilizzazione da parte della Provincia, nei confronti dei diversi attori che operano sul territorio.
Infrazione comunitaria
La disciplina della Valutazione di incidenza di piani, programmi, progetti interventi e azioni sui siti Natura 2000 è stata innovata per superare appunto una procedura di infrazione comunitaria. A seguito delle modifiche normative
concordate con l’Unione europea, l’incidenza di ogni attività umana all’interno dei siti — eccezion fatta soltanto per le «ordinarie attività agro silvo pastorali» — deve essere preventivamente valutata dall’autorità pubblica. In
questo ambito nel 2018 sono state approvate delle linee guida in sede di Conferenza Stato Regioni per evitare la sanzione comunitaria, con una disciplina attuativa alle quale la Provincia si deve adeguare nei termini prefissati. Nelle prossime sedute la giunta approverà definitivamente la delibera.
Conservazione di 3.724 specie
In Trentino tutto il sistema di aree protette garantisce la conservazione della biodiversità — ben 3724 sono le specie animali e vegetali censite — e qualità della vita, oltre a occasioni ed opportunità di sviluppo locale sostenibile.